In carcere presunti mandanti ed esecutori dell’omicidio di Salvatore Barbaro, cantante neomelodico freddato il 13 novembre 2009 durante la guerra tra clan

Salvatore Barbaro, in arte Salvio, era un cantante neomelodico di 29 anni, padre di un bambino di 2 anni. Nel pomeriggio del 13 novembre 2009 fu crivellato di colpi in via Mare ad Ercolano, vicino agli scavi.  I sicari si affiancarono alla sua auto e fu sommerso da una pioggia di colpi di pistola calibro 9×21. A lungo gli inquirenti si interrogarono sul movente di un agguato in cui era caduto quel giovane che sembrava estraneo ai giri criminali. Oggi i magistrati lo affermano con certezza: Salvio fu ucciso per errore, vittima innocente della faida tra gli Ascione-Papale e i Birra-Iacomino. I carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda a carico di 4 persone, accusate di essere mandanti ed esecutori di quell’assassinio. Sono ritenute esponenti degli Ascione-Papale. Le indagini hanno consentito di accertare che Salvatore Barbaro fu scambiato per il boss del clan rivale Ciro Savino, con il quale aveva in comune solo il modello di auto, una Suzuky Swift. Per questo errore, al killer venne ridotto il compenso: 800 euro invece di tremila. Fu comunque pagato perché venne ritenuto responsabile dello sbaglio lo specchiettista, l’uomo incaricato di indicare il target. Sulla sorte dell’autore dell’errore, i collaboratori di giustizia sono stati vaghi e non è stata fatta luce. Anche dalle intercettazioni telefonica emerse che qualcosa era andato storto: la fidanzata del mandate chiese al suo uomo se fosse stato avessero festeggiato l’omicidio. Il boss, seccato dalla domanda, risposte che era meglio lasciar cadere l’argomento

GLI ARRESTATI

Natale Dantese, 35enne già detenuto al 41 bis

Antonio Sannino, 34enne già detenuto
Vincenzo Spagnuolo, 48enne già detenuto
Pasquale Spronello, 31enne