Tra le piste al vaglio sull’uccisione di Maikol Giuseppe Russo anche lo scambio di persona e la pallottola vagante
NAPOLI – La famiglia lo ripete da giorni che Maikol Giuseppe Russo non era un camorrista, uno dei ras in erba che tengono in scacco Forcella. E ora c’è la conferma investigativa dell’ipotesi di un errore, per l’omicidio del 27enne nell’ultima sera dell’anno, davanti a un bar di piazza Calenda. E’ una delle piste cui lavorano gli investigatori della polizia. Due le ipotesi al vaglio degli inquirenti, come riferisce Metropolis Napoli. La prima è quella dell’errore di persona. Russo si trovava forse al posto sbagliato quando i sicari sono entrati in azione. L’obiettivo era forse un altro, un nome di peso negli equilibri dei clan della zona. Ma c’è anche la possibilità che la vittima sia stata colpita da un proiettile vagante esploso per festeggiare il Capodanno con qualche ora d’anticipo, secondo le usanze. Il giovane si trovava dietro ad una pianta quando è stato raggiunto dal colpo mortale.
(Foto Pupia Campania/Youtube)