Uccisa da albero a Napoli, due condanne in appello: verdetto ribaltato per pompiere

Processo per l’omicidio colposo di Cristina Alongi, travolta in auto a via Aniello Falcone. I giudici condannano a un anno e quattro mesi il vigile del fuoco Tiziano Fucci, assolto in primo grado. Confermate la pena a un anno e quattro mesi per l’agronoma comunale Cinzia Ignorato Piccioni e l’assoluzione del vigile urbano Marino Reccia

Processo per la morte di Cristina Alongi, l’automobilista 43enne travolta da un albero a Napoli il 10 giugno 2013, in via Aniello Falcone. Parziale ribaltamento in secondo grado, perché la Corte di Appello di Napoli ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) il vigile del fuoco Tiziano Fucci, ritenuto colpevole di omicidio colposo. Il pompiere, poco tempo prima della tragedia, fu contattato dal titolare di un bar nei pressi del luogo del crollo, che denunciava la pericolosità dell’albero. L’uomo chiese l’intervento dei vigili del fuoco ma Fucci gli disse chiamare il Comune o la polizia municipale. Il vigile del fuoco fu assolto in primo grado. Confermate invece la condanna a un anno e quattro mesi (sospesa) inflitta in primo grado all’agronoma comunale Cinzia Ignorato Piccioni – che aveva compiuto un sopralluogo nei giardinetti pochi mesi prima dell’incidente – e la assoluzione per il vigile urbano Marino Reccia.

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