Torre del Greco, protesta degli inquilini sfollati dalle case del centro storico

occupata una stanza del palazzo comunale

Iniziativa di lotta dimostrativa di quattro donne, sfollate dagli immobili in corso Umberto, a Torre del Greco, dichiarati tecnicamente inagibili dopo il crollo del palazzo avvenuto il 16 luglio 2023.

Le manifestanti hanno occupato il primo piano del Palazzo Baronale, la sede del municipio.

Oggi è stato comunicato loro dai servizi sociali che il 20 agosto dovranno lasciare l’hotel e che avrebbero usufruito del contributo di 2500 euro che ha suscitato la loro protesta, preferendo una sistemazione.


In tarda serata è stato trovato un accordo con la “promessa” del vice sindaco che si è impegnato a trovare una collocazione in un nuovo albergo di Trecase dopo il 20 agosto almeno fino alla prima settimana di settembre per poi trovare altre soluzioni. Sul posto Carabinieri della compagnia di Torre del Greco. Sono stati interessati i Vigili del Fuoco, i servizi sociali.

E proprio oggi il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, ha pubblicato un avviso per invitare i proprietari “a vigilare sulle condizioni dei propri fabbricati, provvedendo tempestivamente ad effettuare gli interventi necessari a garantirne la sicurezza”.


Il sindaco ha ricordato come nelle ultime settimane, nel centro storico, si siano verificati numerosi dissesti che hanno reso necessario l’evacuazione dei residenti, causando così “situazioni di estremo disagio alle persone costrette ad abbandonare, seppure per ragioni di sicurezza, le proprie abitazioni”.

Un’emergenza, assicura il sindaco, che l’amministrazione comunale si sforza di fronteggiare, “nei limiti delle proprie competenze“, coordinando “gli interventi di assistenza agli sfollati, nonostante l’esiguo numero di risorse umane a disposizione dell’ente”.


È però doveroso sottolineare – ha aggiunto Mennella – che le numerose segnalazioni riguardano generalmente situazioni di dissesto da tempo presenti in edifici di proprietà privata, determinatisi o aggravatisi per la mancanza dei dovuti interventi di messa in sicurezza, di cui sono responsabili i proprietari degli stabili”.

Proprietari che hanno “l’obbligo di manutenzione“, anche perchè l’amministrazione comunale “non può impegnare, se non in emergenze come quella del crollo del 16 luglio scorso, risorse pubbliche per risolvere criticità legate all’incuria di alcuni proprietari privati e all’assenza dei necessari interventi manutentivi”

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