Tiziana Cantone, si indaga per istigazione al suicidio

Aperto fascicolo sulla morte della 31enne, divenuta nota suo malgrado per il video hard

L’ipotesi è di istigazione al suicidio. La Procura di Napoli nord ha aperto un fascicolo sulla morte di Tiziana Cantone, la 31enne ritrovata cadavere nella cantina della casa di parenti a Mugnano. La giovane si è impiccata con un foulard. Tiziana era diventata nota per il video hard, divenuto virale sul web e diffuso contro la sua volontà. Aveva chiesto e ottenuto per vie legali il diritto all’oblio e il cambio d’identità. I magistrati acquisiranno tutti gli atti del processo civile avviato per la divulgazione delle immagini in cui compariva la 31enne. Il procuratore Francesco Greco e il pm Rossana Esposito valutano anche la possibilità che nel corso del prosieguo dell’inchiesta si possano configurare altri reati, che vanno dalla violazione della privacy allo stalking.

 

LA BEFFA DELLE SPESE LEGALI – In tribunale aveva ottenuto ragione, a difesa della sua privacy. Ma Tiziana Cantone doveva comunque pagare  20mila euro, per la causa avviata contro piattaforme web che avevano diffuso il video-scandalo, obbligate a rimuovere i contenuti riguardanti il caso. Il giudice del Tribunale di Napoli Nord aveva disposto o un rimborso nei confronti di Citynews, Youtube, Yahoo, Google e Appideas di 3.645 euro ciascuno per le spese legali, oltre al rimborso delle spese generali nella misura del 15 per cento, perché avevano già rimosso i video.

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