Tiziana Cantone, all’ex sequestrati telefonino, tablet e macchina fotografica

L’uomo non è indagato nel procedimento aperto dalla procura di Napoli nord

Presto i magistrati di Napoli Nord acquisiranno sia gli atti relativi all’esposto presentato da Tiziana alla Procura di Napoli, sia quelli relativi al ricorso d’urgenza per la rimozione dei  video dal web. Ieri i Carabinieri di Giugliano in Campania hanno sequestrato due telefonini, due tablet e una macchina fotografica di proprietà di Sergio D.P., ex fidanzato di Tiziana Cantone, la 31enne morta suicida in seguito allo scandalo dei video hard. Il provvedimento è stato disposto dalla procura di Napoli nord, che ha aperto un fascicolo sull’ipotesi di istigazione al suicidio. Sarà un perito, nominato dalla procura a eseguire gli accertamenti sui dispositivi. Sergio D.P non è indagato, l’indagine resta contro ignoti. Gli inquirenti mirano anche ad approfondire il rapporto dell’uomo con la ragazza che si è tolta la vita. La madre della 31enne ha dichiarato ai carabinieri che la figlia, secondo lei, era stata plagiata da Sergio D.P., fino ad essere costretta a girare i video hard.  Solo in un’occasione Sergio si è espresso pubblicamente sulla vicenda, qualche mese fa con un post su Facebook, poi cancellato insieme al profilo personale, nel quale si rivolgeva minacciosamente a chi si “divertiva” e “godeva” delle “disgrazie altrui”, aggiungendo: “Ora piano piano ad uno a uno vi trovo, state attenti”. Parallelamente a quest’inchiesta, la procura di Napoli indaga per diffamazione nei confronti di Tiziana Cantone: nel procedimento aperto un anno fa, su esposto della donna, sono indagate le 4 persone che, via Whatsapp, avevano ricevuto da lei foto e video a luci rosse.

 

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