Decisione della Corte di Giustizia Tributaria adottata a seguito del lavoro sistematico, degli accertamenti sulle attività svolte dalla società eseguiti dagli avvocati Fabrizio De Luca e Federica Marino, due brillanti professionisti del Foro di Napoli
La società di riscossione del Comune di Napoli denominata “Napoli Obiettivo Valore” non avrebbe i requisiti per emanare e di inviare cartelle esattoriali nelle case di 400 mila napoletani o di riscuotere l’Imu, la Tari, le multe, la Cosap oltre ai canoni della pubblicità per conto dell’amministrazione di Palazzo San Giacomo.
Il presidente della Corte di Giustizia Tributaria di Napoli Angelo Spirito “ha richiesto la sospensione di tutti i giudizi in cui la nuova società di riscossione del Comune di Napoli “Napoli Obiettivo Valore” compare tra le parti in causa”. La Corte ha richiesto alla Cassazione di verificare i requisiti della società che non è iscritta all’albo dei concessionari e che ha versato 1,3 milioni di euro sui 5 milioni che richiede la legge come capitale sociale. Due requisiti basilari per esercitare l’attività di riscossione. La decisione della Corte è stata adottata anche a seguito del lavoro sistematico, degli accertamenti sulle attività svolte dalla società eseguiti dagli avvocati Fabrizio De Luca e Federica Marino, due brillanti professionisti del Foro di Napoli
Una tegola su “Napoli Obiettivo Valore”(socio unico Municipia Spa) alla quale il governo cittadino guidato dal sindaco Gaetano Manfredi ha affidato in concessione tutte le attività di riscossione coattiva delle entrate comunali, tributarie ed extra-tributarie, comprese quelle relative alle sanzioni al Codice della Strada.
“Sarebbero del tutto illegittimi milioni di ingiunzioni di pagamento e di atti di esecuzione notificati ai cittadini e contribuenti – evidenziano gli avvocati Fabrizio De Luca e Federica Marino – in quanto la società Napoli Obiettivo Valore non risulta iscritta nell’apposito albo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, atto obbligatorio per poter esercitare quella tipologia di attività”. Non solo. Per i due avvocati la società “non sarebbe neanche inscrivibile, in quanto assolutamente carente dei fondamentali requisiti all’uopo richiesti dalla vigente normativa”.
In relazione a questa vicenda gli avvocati Fabrizio De Luca e Federica Marino hanno richiesto e depositato parere al Ministero dell’Economia e delle Finanze. “Ciò che riteniamo ancora più grave – concludono i due professionisti – è che la Napoli Obiettivo Valore, decorsi 60 giorni dalla emissione degli atti, aggredisce i contribuenti con azioni esecutive e cautelari, anche in pendenza di ricorso e in violazione di legge stante che tra l’altro considera la presentazione di istanza di rateizzo come acquiescenza del debito, in sostanza ledendo il diritto di difesa del contribuente”.
Napoli Obiettivo Valore e l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Gaetano Manfredi ha rifilato una sorta di “pacco” ai napoletani, frutto del patto stipulato con Mario Draghi. Negli ultimi mesi sono stati inviati 108 mila avvisi di accertamento esecutivo, di cui 11 mila riguardano Sanzioni del Codice della Strada, 12 mila Imu, 85 mila Tari.
Dando un’occhiata ai riepilogo degli importi dovuti emergono inauditi atti vessatori nei confronti di migliaia di cittadini napoletani, un duro colpo per i cassintegrati, licenziati, precari che per ragioni oggettive non hanno potuto pagare multe o la tassa dei rifiuti in passato. Autentici salassi, basta dare uno sguardo al riepilogo degli importi dovuti per l’omesso pagamento della Tari.
Significativa la testimonianza di Antonio, operaio metalmeccanico, separato, che vive in un casa di 63 metri quadri, paga un affitto di 700 euro e ha ricevuto l’avviso per omesso versamento della Tari 2019. Antonio, quell’anno perse il posto di lavoro precipitando in una grave situazione economica e familiare, non si trovò nelle condizioni oggettive per potere pagare la gabella comunale.
Antonio fornisce a IlDesk.it, l’avviso di accertamento. Incredibilmente l’importo della Tari è aumentato di oltre il 50%, applicati interessi vessatori e sanzioni per un importo di 111 euro, addirittura 7 euro di spese di notifica e l’aumento del 5% dovuti alla Tefa (Tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali).
In sintesi, Antonio doveva pagare 216,83 per la tassa dei rifiuti. Invece, l’atto inviatogli da “Napoli Obiettivo Valore” gli impone di pagare ben 347 euro. E’ opportuno ricordare che quando il servizio di recupero delle multe e delle Tari non pagate era gestito dagli uffici comunali non venivano imposti interessi del 50% come atti di prevaricazione ma si procedeva con senso di responsabilità rispettando la dignità dei cittadini partenopei.
Notifiche, atti vessatori avallati politicamente dalla stragrande maggioranza dei consiglieri comunali. Nessun esponente consiliare ha proposto un ordine del giorno, presentato una interrogazione per impedire l’ennesimo atto di ingiustizia compiuto nei confronti di migliaia di cittadini napoletani, in primis quelli che hanno subito sulla propria gli effetti devastanti della crisi economica e sociale.
Gli esponenti consiliari non hanno battuto ciglio nel sostenere “Napoli Obiettivo Valore” la cosiddetta società di progetto chiamata ad affiancare il Comune di Napoli nella gestione delle entrate tributarie.
Evidentemente, i consiglieri comunali erano e sono interessati al previsto rinnovo dell’organigramma della “nuova società comunale” ad un’eventuale lottizzazione dei posti di lavoro secondo il solito “Manuale Cencelli”?
Dunque, ora è chiaro a tutti che non c’erano i requisiti, i presupposti di legge per vessare i napoletani. “Napoli Obiettivo Valore” deve sospendere immediatamente la riscossione dei tributi e delle multe.
Napoli Obiettivo Valore tenta a sdrammatizzare e a buttare acqua sul fuoco. “La società è pienamente operativa e continua pertanto a svolgere in legittimità e su mandato del Comune di Napoli l’attività di accertamento e riscossione nell’interesse della collettività. In base alla normativa vigente e gli atti emessi sono validi ed efficaci. Pertanto, Napoli Obiettivo Valore prosegue regolarmente a erogare su mandato del Comune di Napoli, l’attività di accertamento e riscossione di tributi ed entrate extratributarie che rientra nel Patto per Napoli siglato nel 2022 ed a supportare i contribuenti. È quindi premura della Società specificare a quanti abbiano ricevuto o riceveranno la notifica degli atti, che essi sono tenuti al pagamento nei tempi degli stessi onde evitare di incorrere comunque in sanzioni amministrative e penali” – conclude in una nota diffusa nelle ultime ore.
Ciro Crescentini