Teatro San Carlo, la Regione prende le distanze dal bilancio. Il sindaco di Napoli: “nessuno è indispensabile”

Il primo cittadino partenopeo: ‘Non mischio mai la politica con la gestione delle eccellenze’. Pronta un’interrogazione al ministro Sangiuliano 

La Regione Campania prende le distanze dal Bilancio di previsione 2023 presentato dal consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro San Carlo. Il rappresentante dell’ente di Palazzo Santa Lucia, Riccardo Realfonzo ha espresso pare negativo facendo verbalizzare le motivazioni che hanno determinato il suo voto contrario al documento contabile.

ll professor Riccardo Realfonzo nel corso del consiglio di indirizzo della fondazione del teatro di San Carlo del giorno 19 gennaio 2023 ha motivato le ragioni del suo voto negativo al bilancio di previsione 2023

In particolare – spiega nel dettaglio una nota della Regione Campania – sono stati eccepiti:

1) Previsioni in bilancio di ingenti extra costi collegati ai contratti della dirigenza apicale;

2) Utilizzo del criterio del finanziamento storico per la determinazione delle entrate indicate in bilancio, in difformità ai principi in materia e pure in presenza della conclamata assenza di alcune risorse;

3) Previsioni in aumento delle entrate da bigliettazione e abbonamenti a fronte della chiusura del Teatro, causa lavori, nei primi tre mesi del 2023;

4) Previsione di un piano di assunzioni di personale di dubbia compatibilità con la normativa in materia e discutibile sostenibilità economico-finanziaria.

Secca la replica del sindaco di Napoli e presidente della Fondazione San Carlo Gaetano Manfredi.Io sono garante dell’autonomia del Comune e del Teatro San Carlo. Sul Comune e sul San Carlo non ingerisce nessuno, questo è il mio compito e non mischio mai la politica con la qualità e la gestione delle eccellenze” – ha sottolineato Manfredi – Non immagino che la Regione possa uscire dalla Fondazione San Carlo, nella Finanziaria regionale è stato confermato il contributo di 5 milioni, se poi la Regione deciderà  diversamente sarà  una scelta politica”. “Ognuno nella sua autonomia politica sceglie le priorità  ma io ritengo che il San Carlo sia una grande istituzione da salvaguardare e noi amministratori siamo qui per qualche anno, il San Carlo da secoli e dunque siamo il nulla rispetto alla vita di questa grande istituzione” – ha aggiunto Manfredi.

La fascia tricolore partenopea ha evidenziato che il bilancio del Massimo partenopeo è “in ordine e sono 14 anni che chiude senza perdite. E’ un bilancio super controllato dal Mef, dal Mic e dalla Corte dei Conti. Inoltre ci sono state 3 ispezioni in 2 anni che non hanno fatto emergere nulla”. E qualora il contributo della Regione dovesse venire meno o ulteriormente ridursi, il sindaco ha ricordato che proprio nei giorni scorsi è stata ufficializzata la sponsorizzazione di Unicredit, aggiungendo che “ci sono altri che vogliono contribuire”. Nel concludere, Manfredi ha affermato: “Nessuno è indispensabile, fatta eccezione del ministero che è il grande contributore”.

La vicenda finisce in Parlamento. “Bisogna fare assolutamente chiarezza sulla gestione economico-finanziaria del Teatro San Carlo. Invitiamo il ministro Gennaro Sangiuliano ad attivare tutti gli strumenti ispettivi in suo potere per verificare quanto denunciato dal rappresentante della Regione Campania nel comitato d’indirizzo della Fondazione, prof. Riccardo Realfonzo, che ha espresso parere negativo al bilancio di previsione 2023”. A dirlo sono Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia alla Camera, e Franco Silvestro, senatore del partito azzurro, che annunciano di presentare una interrogazione parlamentare.

CiCre

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