Stadio Collana, Muscarà denuncia: “Giano si auto affidava le opere e le rendicontava alla Regione”

La consigliera regionale del M5S sull’impianto napoletano: “Incaricata la ditta del socio di maggioranza”


L’affaire dello stadio Collana si arricchisce di una nuova denuncia. “Il caso dell’affidamento, tardivamente revocato, alla società Giano rischia di rivelarsi – afferma la consigliera regionale Maria Muscarà – uno dei più clamorosi raggiri ai danni della Regione Campania, dei cittadini e dei tanti amanti dello sport a cui è ancora negata una struttura storica e di particolare riferimento per la città di Napoli. Sulla base delle contestazioni formulate del commissario straordinario incaricato dalla Regione emerge, su tutti, un fatto gravissimo”. Ovvero “che la Giano avrebbe affidato a sé stessa i lavori di rifunzionalizzazione della struttura, per poi rendicontare le spese alla Regione – dice l’esponente del M5S-. Dalla relazione commissariale emerge infatti che la società, senza alcuna procedura di evidenza pubblica, avrebbe incaricato delle opere la “Pagliara Costruzioni”, ditta nella gestione di Paolo Pagliara. Parliamo della stessa persona che nel frattempo, nell’ambito di un cambio di compagine societaria, pure questo in violazione della procedura di affidamento del Collana, era diventato socio di maggioranza al 90% della Giano. E come se non bastasse, un 5% delle quote è stato rilevato da Saldro Mussolino, a cui la stessa Giano ha intanto affidato tutte le opere di manutenzione straordinaria”.

“Ora che, anche se con ritardo di tre anni e alla luce delle denunce del mio gruppo politico e delle associazioni sportive, la Giano è stata finalmente estromessa -aggiunge Muscarà -, è necessario rimboccarsi le maniche e lavorare a testa bassa per restituire il Collana a Napoli e ai napoletani. Un impegno per il quale è doveroso invocare il coinvolgimento del Coni regionale, che per tutto questo tempo se ne è stato colpevolmente alla finestra, ma che oggi ha il sacrosanto dovere di lavorare in prima linea per il recupero di una struttura che può tornare a rappresentare un importante riferimento per tutto il mondo dello sport regionale”. 

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