Sospeso da funzioni e stipendio il magistrato Donato Ceglie

Il Csm ha disposto anche il collocamento fuori dal ruolo organico della toga che indagò da pm sui reati ambientali nella Terra dei fuochi

Per anni pm alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è indagato dalla Procura di Roma per vari reati, tra cui abuso d’ufficio, una presunta violazione fiscale, ma anche per corruzione aggravata, reato quest’ultimo caduto però in prescrizione. Il magistrato Donato Ceglie è stato sospeso in via cautelare dalle funzioni e dallo stipendio dalla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura. Il Csm ha disposto anche il collocamento fuori dal ruolo organico della magistratura di Ceglie, sostituto procuratore generale a Bari, che ha indagato tra l’altro sulla Terra dei fuochi. Dall’inchiesta, condotta dal pm Barbara Sargenti e dal procuratore capo Giuseppe Pignatone, emergerebbero anche contatti con un imprenditore legato al clan dei Casalesi. Considerato un paladino della lotta alle ecomafie, secondo l’accusa Ceglie avrebbe invece agevolato imprenditori legati alla camorra. Dalle intercettazioni, inoltre, sono emerse frasi choc ed offensive contro diverse persone, dal procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone al presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone, ai magistrati di Napoli Alessandro Milita, pubblica accusa nel processo Cosentino, e Antonello Ardituro, oggi al Csm.

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