Il ministro: “Danno incalcolabile”

POMPEI – Parla di “danno incalcolabile” il ministro Franceschini, e chiosa: “Chi fa così, fa del male ai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa del male al proprio Paese”. Gli strali del titolare della Cultura sono per l’assemblea dei lavoratori agli Scavi di Pompei, che ha causato la chiusura dei cancelli, con circa duemila turisti all’esterno.  I lavoratori della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia hanno deciso lavorare a costi inferiori rispetto alle maestranze della Scabec, società in house della Regione Campania, a cui sarebbero state affidate le aperture straordinarie notturne. Una “protesta al contrario” la definiscono i sindacati. “Vediamo se così il Mibact ci darà ascolto” afferma  il rappresentante sindacale aziendale della Cisl, Antonio Pepe.

 

TAVELLA: “DANNO DI IMMAGINE” – “L’iniziativa messa in atto oggi da alcune sigle sindacali a Pompei danneggia l’immagine della Campania e di uno dei siti archeologici più importanti al mondo. Sono forme di protesta che penalizzano anche le stesse organizzazioni che le promuovono”. Duro anche il comment del segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella. “Abbiamo già, in altre occasioni – ricorda Tavella – preso le distanze da iniziative del genere che, come è successo oggi, hanno costretto oltre duemila turisti a rimanere in attesa davanti ai cancelli chiusi degli Scavi”. “Il senso di responsabilità dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali – conclude Tavella – deve essere un punto fermo per salvaguardare il destino di un’eccellenza mondiale come Pompei che rappresenta uno straordinario volano di sviluppo per l’economia campana”.

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