Arrestati vertici e affiliati al gruppo Abete-Abbinante-Notturno-Aprea, attivo nel controllo delle piazze di spaccio a nord di Napoli

NAPOLI – Arresti e sequestri di armi nei confronti della cosca Abete-Abbinante-Notturno-Aprea di Napoli, da tempo in guerra con il clan della Vinella Grassi per il controllo delle piazze di spaccio dell’area Nord partenopea. Sono 13 le misure cautelari emesse dal gip nei confronti di elementi di vertice e affiliati. Sequestrati due fucili mitragliatori.  Le indagini, coordinate dalla Dda partenopea, hanno evidenziato gli affari illeciti del gruppo camorristico impegnato nel controllo armato dei quartieri napoletani Scampia e Secondigliano e la gestione delle piazze di spaccio di stupefacenti, sua principale fonte di sostentamento.

L’ordinanza di oggi costituisce il seguito di precedenti indagini, sempre coordinate dalla Dda di Napoli, che avevano colpito il clan nel gennaio 2013 nel pieno della terza faida di Scampia e Secondigliano e che vedeva contrapposto il clan a quello della Vinella Grassi. Secondo quanto ritenuto dal gip nell’ordinanza cautelare, attraverso le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Napoli si è giunti all’individuazione dei soggetti operanti nell’ambito del clan dei Rione Monterosa, ritenuti non solo impiegati come vedette armate sulle piazze di spaccio ma, soprattutto, membri dei gruppi di fuoco denominati dello Chalet Baku e di Sette Palazzi, operativi per il clan, unitamente al gruppo di fuoco dei Monterosa capitanato da Arcangelo Abbinante, figlio di Antonio Abbinante, a sua volta colpito 10 giorni fa da un fermo emesso dalla Dda per associazione camorristica.

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