Sant’Antimo, 20 mila alla fiaccolata in memoria di Giulia Tramontano

Negozi chiusi e nessuna auto a circolare nel centro cittadino mentre tutta la comunità, sconvolta anche per il duplice omicidio di due ragazzi uccisi dal suocero questa mattina, sfilava indossando magliette con la foto di Giulia, accendendo una fiaccola o portando con sé un palloncino rosso

Ventimila cittadini che hanno partecipato alla fiaccolata in memoria di Giulia Tramontano organizzata dall’amministrazione comunale di Sant’Antimo, il comune del napoletano dove la giovane 29enne ha vissuto con la sua famiglia e dove ancora vivono i suoi genitori e suo fratello.


Negozi chiusi e nessuna auto a circolare nel centro cittadino mentre tutta la comunità, sconvolta anche per il duplice omicidio di due ragazzi uccisi dal suocero questa mattina, sfilava indossando magliette con la foto di Giulia, accendendo una fiaccola o portando con sé un palloncino rosso.

vincenzo de luca


Quello che le è stato fatto è disumano – racconta Francesca, un’amica di famiglia -, Giulia era solare, bellissima, stupenda, due occhi bellissimi e un sorriso splendido. Noi Sant’antimesi siamo sotto choc, è un momento triste per tutti noi. Spero che da lassù lei e il suo piccolo Thiago ci stiano guardando. Da questa piazza arrivi un messaggio di speranza: queste cose non succedano più. Basta, basta violenza, basta discriminazioni, basta. Nessuna donna lo merita”.

Applausi e commozione quando il presidente della Regione Vincenzo De Luca e il sindaco di Sant’Antimo Massimo Buonanno, presenti al corteo insieme a tanti primi cittadini e al vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli Giuseppe Cirillo, hanno deposto dei fiori bianchi davanti alla casa dove vive la famiglia di Giulia e dove lei stessa ha vissuto prima di trasferirsi a Senago, nel milanese.

La società è percorsa da pulsioni di violenza, di aggressività che stanno sconvolgendo il nostro modo di vivere. Dobbiamo fermarci, riflettere e capire che ognuno di noi deve fare di più per riconquistare e trasmettere valori umani – spiega il presidente De Luca –
Sono episodi sconvolgenti, di una violenza che è difficile immaginare. Come si può immaginare che un nonno uccida davanti ai nipotini? O che venga uccisa una ragazza incinta di sette mesi? Si fa fatica a concepirlo. Lo Stato deve intervenire di più, ma siamo davanti ad atti di follia individuale, di perdita di valori umani fondamentali. Qui dobbiamo creare un’altra società, ci vorrà del tempo. Ma singoli provvedimenti non bastano, dobbiamo mettere in movimento di nuovo le famiglie, i padri devono fare i padri, trasmettere valori, educare. Una nuova onda di umanità deve percorrere tutta la società

In strada anche tanti bambini, grazie alle adesioni delle scuole. “Quella di Giulia – spiega Rossella Casolaro, insegnante della scuola Don Milani di Sant’Antimo – è una famiglia perbene, tutti noi li abbracciamo. Siamo qui in segno di solidarietà, siamo allucinati, non ci sono parole. Eppure il valore dell’umanità è continuamente trattato nelle scuole. Non ci stancheremo mai di educare i bambini all’amore, ma purtroppo ci troviamo spesso a confrontarci con questa realtà durissima. Noi non molleremo, continueremo a dare messaggi positivi”.


Il corteo è terminato in piazza della Repubblica, davanti al santuario di Sant’Antimo, dove il silenzio che ha accompagnato la fiaccolata è stato interrotto dalla canzone ‘Dedicato a te‘ de Le Vibrazioni e dal ritornello “Immensamente Giulia“.

È una vittima di martirio”, ha detto il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, mentre il sindaco ha annunciato che il centro antiviolenza cittadino si chiamerà ‘centro Giulia Tramontano’.

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