Sanità, a Napoli e Salerno esami solo a pagamento

Stop alle prestazioni in convenzione per l’essurimento dei budget trimestrali

Esauriti i budget, stop alle prestazioni convenzionate nella province di Napoli e Salerno. Visite ed esami sono solo a pagamento. A Napoli i centri accreditati riprenderanno dal 1 ottobre a erogare prestazioni in convenzione, all’avvio del nuovo tetto trimestrale. A Salerno il quadro è peggiore: gli esami saranno a pagamento fino al 3 dicembre, perché sono terminate le risorse fino a fine anno. È l’ennesima tegola per la sanità campana, sempre sulla pelle dei cittadini. In Campania i tetti di spesa trimestrali sono stati introdotti dal decreto 89 del 2016, firmato dall’allora commissario alla sanità, Joseph Polimeni. La misura non è stata variata successivamente, quando nel ruolo è subentrato il governatore Vincenzo De Luca. Una scelta avversata dal comparto sanità privata, da sempre ostile al meccanismo. Il limite trimestrale obbliga, infatti, i laboratori ad uno “stop and go” nell’erogazione delle prestazioni convenzionate, una volta esauriti i budget. Il tetto viene calcolato in undicesimi, per tenere conto del minor fabbisogno del periodo estivo. L’ultimo giorno di marzo, giugno, settembre e dicembre è la data limite per il consumo delle risorse, che di fatto però terminano molto prima.

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