Napoli: 5 mila affittacamere evadono 40 milioni, il Comune dorme

Le  Risorse  potrebbero essere molto utili  per finanziare interventi di manutenzione e migliorare i servizi in favore dei cittadini

Oltre 5 mila affittacamere e bed and breakfast di Napoli evadono le tasse, in primis la tassa di soggiorno.  Ogni anno nelle casse del Comune di Napoli  non entrano da 30 ai 40 milioni di euro. E’ quanto sostengono le principali associazioni degli alberghi.  Le  Risorse potrebbero essere molto utili per l’ente di Palazzo San Giacomo  per finanziare interventi di manutenzione, la fruizione e recupero dei beni culturali, migliorare i servizi in favore dei cittadini. L’illecito maggiormente commesso dagli affittacamere riguarda la mancata dichiarazione degli ospiti effettivi: spesso 4-5 invece di 10 e più. Ma andrebbe ampliato il raggio d’azione,  andare a cercare sia chi si è intascato la tassa di soggiorno sia chi non ha nemmeno registrato i clienti, evadendo dunque anche l’Iva e violando le norme che obbligano i titolari di licenza a osservare le prescrizioni delle autorità.

Sarebbero necessarie ispezioni coordinate dalla guardia di finanza in collaborazione con la polizia municipale effettuando  l’incrocio dei dati che periodicamente fornisce l’associazione Federalberghi, sommate alle segnalazioni dei cittadini e dei condomini unita a un’intensa attività di intelligence e a un accurato approfondimento pre-investigativo, basato anche sulle inserzioni pubblicate on-line su piattaforme riconducibili ad alcuni tra i più rinomati portali internazionali di prenotazioni e sui social media  (facebook, twitter, instagram).

Fino ad oggi, l’amministrazione comunale partenopea non ha costituito gruppi, task force, proposto azioni o iniziative  per combattere l’evasione e recuperare le risorse.

L’Imposta di Soggiorno adottata dal Comune di Napoli con Deliberazione del Consiglio Comunale numero 20 del 21 giugno 2012 è entrata in vigore dal 1° luglio 2012. L’imposta è destinata a finanziare gli interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi in materia di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei servizi pubblici locali. E’ soggetto all’imposta chiunque pernotti nelle strutture ricettive site nel territorio del Comune di Napoli. Ecco le tariffe in vigore. Affittacamere: euro 2; bed and breakfast euro 2;case vacanza euro 1,50; istituti religiosi di ospitalità euro 1,00; agriturismi euro 1,00.

                                                                                                 Ciro Crescentini

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