San Gennaro, senzatetto chiedono “miracolo”: “La Curia ci accolga, no a sgombero dello stabile occupato”

Fuori al duomo attivisti della Campagna per il diritto all’abitare e gli occupanti dell’edificio al centro storico di proprietà di una confraternita: “Dopo le nostre mobilitazioni il Cardinale Sepe si era finalmente impegnato a una mediazione, ma dopo alcuni incontri è nuovamente calato il silenzio. Pressante il rischio per le famiglie di finire di nuovo in strada”

“Ci vuole un miracolo perché la curia accolga i senzatetto!?”. Lo striscione campeggia sul sagrato del Duomo di Napoli, nel giorno della celebrazione per San Gennaro. Lo espongono circa venti persone. Sono tra gli occupanti di un palazzo di proprietà della Confraternita dei servi di Gesù, abbandonato per anni, dove da mesi vivono 30 adulti e 9 bambini senza dimora. I manifestanti chiedono di “riaprire il tavolo di contrattazione tra la curia di Napoli, il comune e la campagna per la casa – spiegano – sulla situazione delle persone in emergenza abitativa che da mesi vivono in piazza Miraglia. La confraternita intende affittare la struttura per realizzarci l’ennesimo albergo e così i senzatetto sono a rischio sgombero”.  Con le famiglie, in piazza anche i giovani dei movimenti per la Campagna “Magnammece o Pesone” per il diritto all’abitare.
“La Curia e le Confraternite – affermano i dimostranti – detengono il patrimonio immobiliare privato più grande della città, quasi tutto frutto di elemosine e donazioni ad uso sociale. E’ quindi una grande contraddizione che l’uso speculativo prevalga sull’accoglienza a differenza dell’appello lanciato dallo stesso Papa Francesco.
Dopo le nostre mobilitazioni – aggiungono il Cardinale Sepe si era finalmente impegnato a una mediazione, ma dopo alcuni incontri è nuovamente calato il silenzio e con esso il rischio per le persone coinvolte di finire nuovamente in strada è pressante”.
“Da qui la sollecitazione del nostro volantino – concludono-: “Cardinale scioglilo stu sang: Diritto alla casa per tutti!”.

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