Salerno, indagine della Procura sui giovani specializzandi costretti a fare flessioni

Intanto, sui social, tanti studenti raccontano di condizioni di lavoro sempre più difficili, non solo a Salerno ma anche in Lombardia, Veneto, Toscana.

La Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta sulla vicenda dei giovani specializzandi della Scuola di Ortopedia costretti da un docente a fare flessioni qualora si fossero presentati in ritardo oltre l’orario fissato per l’inizio dell’attività  formativa.

Dopo la denuncia, la sospensione del professore dalla direzione della scuola e l’istruttoria interna dell’Università  di Salerno è scattata anche una indagine penale.

Il caso del professor Nicola Maffulli, e le accuse frutto anche di una serie di video, entra dunque dritto in una indagine affidata al pm Katia Cardillo, procedimento al momento contro ignoti.

Non voglio entrare nel merito dell’inchiesta. Stiamo cercando di capire cosa sia successo”, commenta il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli.

Non sono a conoscenza di questa indagine – dice invece l’avvocato Luca Imposimato, legale di Maffulli – vedremo di cosa si tratta e valuteremo il da farsi”. Sarebbero già  stati sentiti alcuni protagonisti della storia, come il presidente dell’Associazione liberi Specializzandi, Massimo Minerva, che aveva denunciato la vicenda a varie istituzioni.

Intanto, sui social, tanti studenti raccontano di condizioni di lavoro sempre più difficili, non solo a Salerno ma anche in Lombardia, Veneto, Toscana.

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