Ruotolo non è solo Pd-DemA, ma c’è un’alleanza civica

Perché il giornalista non ha padrini: è candidato da altre forze politiche, e trova simpatie tra le associazioni

L’autorevole Bernardino Tuccillo critica il Pd, a suo dire reo di aver consegnato la candidatura per le suppletive a de Magistris, e non aver offerto ai 5S un accordo, chiedendo loro di indicare un nome autorevole e condiviso. Il Pd napoletano e nazionale se vorrà, risponderà a queste osservazioni, non avendo io niente a che fare con il PD. Ma poi, si sa per certo che sia andata così? Ah, lo ha detto…Marciano! La turbolenta e tormentata assemblea dei 5S dovrebbe insegnare qualcosa, o no? Il nome di Sandro Ruotolo, autorevole e prestigioso, è frutto di un accordo tra PD e Dema, ma anche LeU/articoloUno/Si e ItaliaViva, e trova simpatie nel movimento delle Sardine, in varie associazioni di volontariato, e per la difesa e affermazione di legalità e democrazia. Una larga alleanza, civica e di sinistra, che a me piace. E che Ruotolo ha già mostrato di rappresentare al meglio, facendo vedere che il candidato è lui, rappresenta tutta la città di Napoli, e non dipende da questo o quel padrino politico. Infine, una deduzione: promuovendo la replica dell’accordo di governo nazionale, si sta di fatto chiedendo di non ricandidare De Luca, in modo da favorire un accordo con i 5S. Accordo tra l’altro auspicato con forza dagli stessi vertici nazionali del PD (e di LeU/articoloUno/Si). Contro de Magistris si cita la bocciatura del bilancio del Comune da parte della Corte Costituzionale: davvero superficiale e corriva tale lettura, la bocciatura è avvenuta con una interpretazione di incostituzionalità di norme che consentivano escamotage per “attenuare” il disavanzo, bocciatura che ha coinvolto i bilanci di tanti altri comuni per la stessa ragione; ancora, non è il caso di Tuccillo, chi “festeggia” questo stato di dissesto con conseguente gestione commissariale e/o con poteri estremamente limitati e aumenti di imposte, non vuole il bene di Napoli. Paradossalmente, in questo modo anche de Magistris (tanto vituperato), senza De Luca, rientrerebbe in partita. Per una possibile e auspicabile più larga alleanza.

Giuliano Laccetti


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