De Gregorio (Eav) dopo l’incidente che ha coinvolto due treni e causato 8 feriti: “Il nuovo sistema mai entrato in funzione per una controversia legale con l’Ati vincitrice dell’appalto. Tenteremo di trovare un accordo”
NAPOLI – “Stiamo verificando la dinamica dell’incidente, è stata aperta una indagine interna. Non è da escludere che si tratti di mero errore umano”. Con una nota Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, interviene sull’incidente che stamattina ha visto coinvolti due treni della Cumana, causando 8 feriti lievi. E lo fa spiegando lo stato della linea ferroviaria. Anzitutto rivelandone gli attuali rischi.
Nelle linee ex Sepsa non esistono infatti sistemi automatici di protezione della marcia del treno, per cui la circolazione è affidata al rispetto visivo del segnale. Tali sistemi automatici esistono invece in Circumvesuviana da circa trenta anni.
Nel 2002 la ex Sepsa avviò un programma di ammodernamento dell’esistente impianto di segnalamento, installato negli anni 60, sulla ferrovia Cumana. Sepsa affidava, in seguito ad aggiudicazione di gara ad evidenza pubblica, all’Ati Bombardier la progettazione e la realizzazione dei lavori di apparecchiature per il rinnovo dell’esistente impianto di telecomando e blocco. Il contratto di appalto veniva sottoscritto nel maggio 2006.
“Da quella data – rievoca De Gregorio – vi sono state una seria infinita di controversie da Sepsa (oggi Eav) e l’Ati Bombardier, in merito al finanziamento, alla esecuzione e progettazione e ad altri questioni giuridiche. In data 23 Giugno 2010 la ex Sepsa – aggiunge – comunicava infine all’Ati la momentanea sospensione dell’attività relativa all’appalto in corso. Per cui l’impianto nuovo non è mai entrato in funzione”. Dunque, l’incidente fa emergere una falla nel sistema di sicurezza, dovuta ad un groviglio burocratico.
“Proprio in questi giorni – racconta il presidente Eav – mi è stata notificata una diffida dal legale di Ati Bombardier a pagare entro 15 giorni 11 milioni di euro per danni ed interessi. Dopo quindi ben dieci anni da quando era stato programmato un nuovo impianto di blocco automatico e telecomando tipo Acc Multistazione per il segnalamento ferroviario ed il controllo in sicurezza della circolazione treni, siamo ancora al punto di partenza”.
“Tenteremo di trovare – conclude De Gregorio – un accordo con Ati Bombardier per pagare quanto dovuto ma avere in contropartita un nuovo impianto di segnalamento ferroviario. La responsabilità dei ritardi e l’incapacità di trovare soluzioni transattive appare evidente”.