Rinascimento Partenopeo, le idee per rilanciare Napoli

L’associazione, presieduta dall’avvocato Riccardo Guarino, ha presentato le sue proposte, frutto del lavoro svolto, negli ultimi due anni, da una rete di professionisti 


Giovedì sera, sul palco del Tonga a Pozzuoli e dinanzi ad una platea di 400 persone, l’associazione Rinascimento Partenopeo ha presentato la sua idea di Napoli, frutto del lavoro silenzioso svolto, negli ultimi due anni, da una rete di professionisti (avvocati, medici, notai, psicologici, medici e imprenditori) che ha abbracciato con entusiasmo la sfida lanciata dal fondatore Riccardo Guarino di «impegnarsi in prima persona per cambiare le cose», “di sognare per realizzare qualcosa di importante”, di “essere folli” e soprattutto di “avere coraggio”. Ci sono progetti per svecchiare la macchina comunale e ottimizzare la redditività del patrimonio pubblico. Ma anche idee nell’ambito della legalità, delle politiche sociali, dello sport, dell’imprenditoria (con un sostegno mirato alle start up e alle pmi), dell’inclusione sociale dei giovani (con particolare riguardo alle aree di periferia) nonché proposte che esaltano una mobilità green e puntano a ridurre l’impatto del traffico veicolare mediante la creazione di un sistema integrato di nuovi parcheggi e navette elettriche. E, così, ecco fermate nero su bianco le proposte, concrete, per migliorare il volto della città, per dare ai più giovani l’opportunità di coltivare i sogni a casa propria senza essere costretti ad emigrare, per aiutare l’imprenditoria a mettere a frutto le tante opportunità provenienti da fondi statali ed europei, per costruire una società consapevole e impegnata.

Proposte elaborate dalle commissioni in cui Rinascimento Partenopeo si è strutturata e i cui presidenti sono stati omaggiati presentandosi dal palco.
Proposte all’insegna del claim ‘sogno, visione e coraggio’, lo stesso claim che ha caratterizzato l’impresa di quattro eccellenze napoletane premiate, non a caso, da Rinascimento partenopeo. Federico Grassi, presidente del Napoli Basket, ha riportato la società di pallacanestro in Serie A dopo 13 anni e una sfilza di fallimenti: “Quando abbiamo iniziato questo progetto – ha raccontato Grassi – c’era uno sconforto totale. Ma avevamo fatto una scommessa: fare innamorare i napoletani del basket”. E la perseveranza ha premiato Grassi e le altre due famiglie di imprenditori che hanno risollevato il Napoli Basket. Ma non è ancora abbastanza, di qui l’appello di Grassi: “Per vincere lo scudetto c’è bisogno di un impegno economico importante. C’è bisogno di tanti imprenditori che uniscano le forze, di un consorzio per rendere Napoli competitiva”. Un altro esempio di eccellenza costruita sull’unione di più energie è il calcio Napoli Femminile, che gioca in serie A. Alla guida di 22 soci, il presidente Raffaele Carlino (patron di Carpisa) ha voluto sottolineare l’importanza della “sinergia” nell’impresa come nella politica: “Chi si impegna per Napoli è un eroe, perché è tanto tanto complicato governare questa città. Viviamo il periodo peggiore della nostra storia. Ecco perché abbiamo bisogno di un vero rinascimento e di professionisti come Riccardo Guarino”.

E’ il risultato di un’“associazione” di idee e forze vincenti anche NAStartUp, creatura di Antonio Prigiobbo, che punta a far conoscere, discutere e presentare tutte le startup e i progetti d’innovazione: “Abbiamo portato Napoli e la Campania a diventare primi per tanti progetti. Ci sono tanti talenti che condividono le nostre esperienze”, ha commentato Prigiobbo. E, infine, vi è la storia incredibile di Vincenzo Falcone e Gian Andrea Squadrilli, titolari di Golocious: il Covid-19 e il conseguente lockdown avevano fermato l’attività, ma i due giovani imprenditori anziché scoraggiarsi si sono reinventati con il food blogger, riuscendo a catalizzare anche accordi con partner importanti come Uber e divenendo oggetto di interesse di grosse realtà: “Abbiamo ricevuto 200 richieste per aprire punti in franchising. L’idea piace alla gente che vuole investire in noi”. Sono tutte storie che incarnano lo spirito di Rinascimento Partenopeo, oggi protagonista più che mai delle elezioni comunali di Napoli. “Voglio ringraziare imprenditori giovani come Falcone e Squadrilli – ha sottolineato Guarino – perché Napoli ha bisogno di questo, di chi riesce a non avvilirsi nei momenti di crisi e sa ripartire”. E su Carlino: “E’ un uomo che realizza grandi imprese e il Napoli Femminile è la dimostrazione plastica che unire le eccellenze, le imprese porta a grandi risultati”. Storie che fanno il paio con l’impegno dimostrato da Rubina Attilio, vincitrice dell’iniziativa “Se fossi sindaco per un giorno” ideata da Francesco Sangiovanni, socio di Rinascimento Partenopeo: Rubina Attilio ha partecipato a una serie di riunioni svoltesi sul social network Clubhouse e aperte alla collettività lanciando idee per migliorare la città. Una in particolare ha colpito Rinascimento Partenopeo che ha voluto premiarla: “Immagino dei centri di salute come in Spagna – ha detto Rubina Attilio – Lì ho trovato giovamento sia per l’assistenza di salute che psicologica”. A una riunione partecipò anche Morgan, che ha mutuato l’idea portandola su Milano. La serata ha visto, inoltre, la premiazione dei vincitori dei concorsi di poesia (il dirigente scolastico Angela Procaccini) e di fotografia entrambi dal tema “Dalle Ceneri alla Luce”.

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