Ciarambino (M5S): “Posti di lavoro sottratti a liberi cittadini per darli al condannato Mastursi e a ex consiglieri bocciati nelle urne”
Pioggia di nomine nello staff di De Luca, il Movimento 5 Stelle annuncia una segnalazione all’Anac. “Dopo un’intera estate a sbandierare i suoi piani per ridurre la disoccupazione – attacca la capogruppo regionale Valeria Ciarambino – il governatore ci spieghi ora, approfittando magari di una delle sue dirette fiume, se quei progetti riguardavano cittadini liberi della Campania o erano destinati alla sola quota dei bocciati dalle urne alle elezioni regionali, assunti come funzionari regionali per un unico ma ben fruttuoso ‘merito’, ovvero di aver contribuito alla sua riconferma». Secondo l’esponente grillina, quelli sono “posti sottratti a dipendenti regionali che, in un normale iter di scorrimento verticale, li avrebbero ottenuti per meriti legati, in tal caso, a competenza e preparazione e solo dopo una procedura concorsuale trasparente”. E invece, “per cinque anni, in ruoli delicati per il funzionamento della macchina amministrativa regionale – sottolinea Ciarambino-, dobbiamo tenerci funzionari di categoria D come l’ex consigliere Antonio Marciano o come quel Nello Mastursi condannato (in via non definitiva, ndr) nel tentativo di pilotare la sentenza sulla legge Severino a favore di De Luca, che dapprima lo rinnegò con il celebre ‘Mastursi chi?’, per poi dargli il timone dell’organizzazione delle liste elettorali. Passando per i Bruno Cesario, i fedelissimi vigili di Salerno e per quel Nicola Oddati dirigente nazionale del Pd, a cui pure si deve un lauto stipendio per l’operazione cara a De Luca di ricucitura con la segreteria nazionale”. Per quanto concerne tre agenti municipali di Salerno, confermati nella segreteria del presidente – Claudio Postiglione, Giuseppe Polverino e Giuseppe Muro -, due giorni fa è arrivato però lo stop. Un decreto di De Luca, dieci giorni dopo il reincarico, ha sospeso il precedente atto. Le nomine sono bloccate “nelle more della riorganizzazione degli uffici e comunque per un massimo di 30 giorni”. Un mistero, al momento, la frenata. Altro discorso per Oddati, membro della segreteria nazionale Pd, e consigliere della partecipata Scabec. Nel suo caso, finora, nessun atto formale. Ma solo rumors, relativi alla nomina di capo dell’ufficio di rappresentanza della Regione a Roma. Il M5S, tuttavia, denuncia l’operazione in atto. E punta il dito anche sui costi. “Siamo in presenza di 12 unità esterne alla Regione – afferma Ciarambino – per le cui assunzioni è stato necessario incrementare, con tanto di delibera, il fabbisogno di personale della Regione, approvato peraltro solo pochi mesi prima e i cui costi erodono il tetto della spesa per il personale. Così facendo, De Luca ha di fatto bloccato ogni possibilità di carriera per le tante professionalità di cui gli uffici regionali dispongono e che avrebbero portato con sé un bagaglio di competenze ed esperienza che avrebbe contribuito a rendere più efficiente il sistema amministrativo regionale”.