Regione, scontro su Defrc e bandi partecipate

In commissione passa la risoluzione di maggioranza sul documento di economica e finanza: martedì in aula, annunciato il voto contrario di M5s e centrodestra

La Commissione regionale Bilancio approva la risoluzione di maggioranza al Defrc 2020 – 2022, con il voto contrario del centrodestra e del Movimento 5 Stelle. Le opposizioni annunciano la presentazione di proprie risoluzioni in consiglio. “Il Defrc 2020-2022 – sottolinea il presidente della commissione Franco Picarone – lancia una nuova sfida sui settori fondamentali per la nostra regione, dal lavoro, alle attività produttive, dall’ambiente alla salute, dai trasporti alle infrastrutture, dal turismo alla cultura, con l’obiettivo di favorire la crescita economica e sociale del territorio”. Tra gli obiettivi, l’attuazione definitiva alla costituzione della rete aeroportuale regionale e alla gestione unitaria degli aeroporti di Capodichino e di Salerno-Pontecagnano; sviluppo turistico ed economico, anche attraverso la lotta ai cambiamenti climatici, intensificare la lotta allo spreco alimentare e incrementare le azioni per ridurre l’uso dei materiali di plastica; intensificare gli interventi di semplificazione e agevolazione per nuovi investimenti produttivi con ricadute occupazionali nell’ambito delle Zes; proseguire nel percorso che individua nel turismo la priorità strategica per lo sviluppo della Campania; sostenere nelle periferie urbane azioni di rigenerazione, di sostituzione edilizia e abbattimento di edifici degradati, come le Vele di Scampia.

“Dall’esame della risoluzione di maggioranza al Documento di Economia e Finanza regionale – affermano i consiglieri pentastellati Tommaso Malerba e Gennaro Saiello – abbiamo avuto conferma che anche i partiti che in questi anni hanno retto le sorti di questa giunta e di chi la presiede hanno alzato bandiera bianca di fronte a un palese fallimento. Se alla prima votazione in Commissione Bilancio ci siamo astenuti al cospetto di un documento obsoleto, che reca la data di luglio, dunque antecedente all’attuale governo in carica e alle evidenti nuove congiunture economiche, dopo aver letto la relazione di maggioranza, non abbiamo avuto alcuna esitazione nel votare contro un documento che riporta, nero su bianco, quanto abbiamo già più volte evidenziato e temuto. Ovvero, che il Def che approderà martedì all’esame dell’aula del Consiglio regionale è la certificazione inconfutabile, punto per punto, settore per settore, del fatto che non c’è un solo obiettivo raggiunto di quelli che la giunta De Luca si era prefissata nel 2015”. Gli esponenti del M5s sottolineano che “gli obiettivi di quattro anni fa sono gli stessi riproposti oggi, a pochi mesi dalla fine della legislatura. Le uniche differenze sono solo peggiorative”.

Intanto, esplode la polemica forzista su tre bandi per le partecipate regionali, appena pubblicati sul Burc. “Forse neppure durante la gloriosa Prima Repubblica – afferma il capogruppo di Fi, Armando Cesaro -avrebbero scomodato il Burc di giovedì per avvisare che il governatore è pronto a nominare in un colpo solo i nuovi vertici di ben tre partecipate campane, la Sma, l’Arpac e Campania dei Festival: insomma uno squillo di tromba che, con l’annuncio della nomina di tre nuovi generali delle truppe deluchiane, apre ufficialmente la campagna elettorale del governatore campano che, neanche a farlo apposta, qualche giorno fa ha testualmente affermato che stava preparando personalmente le liste”.

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