Regione, lite Pd-M5s su birra e spinelli. Ciarambino: “Diffamata da Marciano, lo querelo”

Scintille in aula. Il consigliere Pd ironizza sulla festa grillina. La capogruppo pentastellata: “Mi ha dato dell’ubriacona e drogata, si scusi o lo porto in tribunale”

Bagarre al consiglio regionale della Campania tra Pd e M5s, tra una battuta di troppo e minacce di adire le vie legali. Alla ripresa pomeridiana dei lavori, prende parola la capogruppo del M5S, Valeria Ciarambino, per un fuori programma. È infuriata per un’invettiva, ma stavolta non c’entra il governatore De Luca. La consigliera fa ascoltare all’Aula un passaggio dell’intervento di Antonio Marciano (Pd), tenuto in mattinata, durante la discussione sul Defrc. “La particolare verve della collega Ciarambino – ironizza il dem – dopo due giorni alla Mostra d’Oltremare dove probabilmente oltre alla birra girava altro nei viali”. Uno sfottò riguardo Italia 5 stelle, kermesse grillina dell’ultimo fine settimana a Napoli. L’esponente dei 5 stelle non ci sta: “Mi ha dato dell’ubriacona e della drogata”. Pretende scuse pubbliche, anche per “rispetto di tutti coloro che hanno partecipato” alla festa del Movimento. E in assenza di un atto di contrizione, Ciarambino annuncia di valutare la querela contro Marciano. Ma il consigliere Pd non ci pensa neppure a scusarsi, invocando il riascolto dell’intero discorso pronunciato, a sua discolpa. A troncare il duello è il presidente del consiglio facente funzioni, Tommaso Casillo: “Bisogna andare avanti con i lavori all’ordine del giorno”. E però, Casillo sospende subito la seduta, per un’ora: manca il numero legale. 

Ciarambino: “Marciano ha offeso 25mila persone, si vergogni”

Fuori dall’aula non si placa l’ira di Valeria Ciarambino. “Marciano – afferma – Ha offeso 25mila persone che affollavano la Mostra d’Oltremare, si vergogni”. “Che la mela non cada mai lontano dall’albero – aggiunge – ne abbiamo avuto conferma oggi nell’aula del Consiglio regionale, quando siamo stati oggetto di gravi offese e pesanti allusioni per bocca del consigliere regionale Pd. Un personaggio che, in quanto a cadute di stile, ha dato prova di essere degno erede del governatore De Luca”. L’invettiva di Marciano era in risposta “alle nostre legittime critiche – spiega la capogruppo del M5s – al Def regionale”, quando l’esponente Pd “ha avuto l’ardire di sostenere che la mia ‘particolare verve’ nell’argomentare la dichiarazione di voto fosse l’effetto della ‘due giorni alla Mostra d’Oltremare'”. Per Ciarambino “parole gravissime”, e non sorprende che “un personaggio capace di formulare accuse così pesanti, rifiuti di chiedere pubblicamente scusa a me e a tutti i nostri attivisti”.

Gianmaria Roberti

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