Regione Campania, proposta per regolamentare i lobbisti

Il testo di legge depositato da Ciampi (M5S): “L’obiettivo è prevenire i fenomeni corruttivi”

Raccontano di facce sconosciute ai lavori delle commissioni, per non parlare dell’assedio ai dirigenti regionali. E ora, dal M5S, arriva l’idea di una legge, per regolamentare i lobbisti alla Regione Campania. La proposta è stata depositata dal consigliere Vincenzo Ciampi.

“È arrivato il momento di disciplinare la presenza dei lobbysti in Regione Campania – afferma-. Non possiamo consentire che sedicenti portatori di interessi, spacciandosi per emissari di una lobby inesistente o che inseguono interessi personali, influenzino scelte o provvedimenti che avranno ripercussioni sulla vita dei nostri cittadini. Vanno definite, una volta per tutte, regole chiare e linee guida che definiscano gli standard di comportamento per chiunque entri in relazione con la Regione, a partire dall’istituzione di un registro e di una tessera di riconoscimento per i portatori di interesse e i cosiddetti gruppi di pressione”. Il testo si intitola “Misure per la trasparenza e la rappresentanza degli interessi nell’attività di lobbying nei processi decisionali pubblici”. La relazione illustrativa rammenta: secondo il report di Transparency International Lobbying in Europe: Hidden influence, privileged access sul lobbying in 19 Paesi europei, solo 7 hanno una qualche regolazione del sistema di rappresentanza degli interessi e, in molti casi, questa regolazione è insufficiente. Su una media europea, in scala da 0 a 100, l’Italia possiede una percentuale di trasparenza nelle pratiche di rappresentanza di interessi pari al 20%, in confronto al 31% di media europea.
“L’obiettivo – precisa Ciampi – è quello di prevenire fenomeni corruttivi, promuovendo la trasparenza e la responsabilità nel processo politico e facendo chiarezza su chi sono gli attori privati che provano a influenzare le scelte della politica e quali gli ambiti sui quali si concentra la loro attenzione. In particolare, il testo di legge in questione intende istituire un registro dei rappresentanti di interesse, disciplinandone l’accesso nelle sedi istituzionali, nonché definendone diritti e doveri. I portatori di interesse saranno inoltre dotati di una tessera di riconoscimento, come titolo di accesso nelle sedi istituzionali della Regione, e avranno il dovere di comunicare qualunque genere di dono, bene, prestazione di servizio o offerta in denaro di importo superiore a 50 euro erogato, anche indirettamente, ai decisori pubblici e a loro familiari. Un percorso tracciato nella precedente consiliatura dal collega Vincenzo Viglione – conclude il consigliere regionale – nel cui solco intendo proseguire la mia battaglia per una norma di buonsenso tesa a prevenire fenomeni illegali e corruttivi”.

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