Regione Campania, ok al bilancio: ma De Luca perde i pezzi

Il testo passa con la fiducia: 29 favorevoli e 15 contrari. La maggioranza deluchiana perde Piscitelli, che vota contro e passa al misto. Durante l’ultima manovra della legislatura, è un regolamento di conti sull’esperienza dell’amministrazione De Luca. Scontro tra il presidente del consiglio D’Amelio e i 5 stelle

Al consiglio regionale della Campania passa l’ultima manovra del quinquennio deluchiano. Un maxi emendamento su cui il governatore De Luca aveva posto la fiducia. Il testo è approvato con 29 voti favorevoli e 15 contrari. A votare contro l’ultimo bilancio della legislatura, sono le opposizioni e il presidente della commissione Affari istituzionali, Alfonso Piscitelli. Piscitelli annuncia l’uscita dal gruppo De Luca Presidente, per passare al misto. A mandarlo su tutte le furie, la decisione di tagliare la norma per esonerare dal presentare firme alcune liste delle regionali, purché contassero almeno un seggio nell’ultima tornata regionale. In aula è bagarre, anzitutto tra il presidente dell’assemblea, Rosa D’Amelio, e i 5 stelle. “Non date alibi a chi dice che il consiglio è una cloaca – è il richiamo di D’Amelio ai consiglieri di maggioranza polemizzanti con i grillini – lasciate che la gente se ne renda conto da sola, vale più di tanti scontri”. Nella foga, però, il presidente del consiglio rimbrotta persino il governatore, assente durante una delle votazioni. I pentastellati contestano i risultati di tante vertenze, compreso il braccio di ferro sui navigator. «Questa legge di bilancio è il nulla cosmico – dice il capogruppo Ciarambino -, non viene data alcuna risposta alla mancanza di lavoro, dato che il Piano lavoro servirà solo a sostituire i dipendenti che andranno in pensione negli enti locali, né alla Sanità in una Regione in cui le persone muoiono quattro anni prima di quelle che vivono in altre Regioni”. D’Amelio ribatte: ” È inutile che riprendete coi telefonini”. Nel duello si inserisce il grillino Saiello. “In quest’aula – insorge – abbiamo sentito parlare di reddito di cittadinanza in maniera inconsulta quasi come se in Campania la povertà non ci fosse. In questa regione sono state presentate 250mila domande, abbiamo 190mila beneficiari, una risposta di dignità. Questa legge fotografa che quest’amministrazione è quella del precariato e dell’inconcludenza”. Il M5s lamenta la bocciatura degli emendamenti sul fondo per 2mila apu e per stabilizzare 3700 lsu. Il capo dell’opposizione Stefano Caldoro parla di una Campania otto volte ultima secondo “Svimez, Eurostat e Banca d’Italia, un record”. Il capogruppo forzista Armando Cesaro, invece, cita “i gruppi Facebook di viaggiatori della Circumvesuviana, che ormai hanno una notorietà a livello internazionale”. Il bersaglio è ancora il presidente dell’Eav, Umberto de Gregorio. “Nessuno si è accorto dell’articolo 59 di questa legge di bilancio – interviene Maria Grazia Di Scala di Forza Italia -che abroga la nomina del cda di Soresa da parte del governatore. Perché De Luca si vuole scrollare questa responsabilità Lo statuto prevede che per l’incarico servano requisiti di onorabilità e capacità. Non sappiamo chi valuterà le candidature, viene meno anche il gradimento del consiglio”.

Viceversa, De Luca evoca lo “sforzo eccezionale” della giunta. E aggiunge: «Le proposte delle opposizioni sono poesia, I conti considerando le risorse a disposizione, sono un’ altra cosa”.

Tra i principali contenuti della manovra, il piano industriale triennale della società unica del Polo ambientale, basato sulla fusione delle due partecipate Sma e Cas, e un apporto al capitale di dotazione di automezzi, per un valore di almeno 7,5 milioni e di risorse finanziarie per almeno 5 milioni; la ristrutturazione dei mutui in essere al 31 dicembre 2019 per ridurre il costo del debito regionale; il riordino e la razionalizzazione delle partecipazioni regionali in fondazioni.

Approvato anche il bilancio di previsione del triennio 2020-22. La manovra della Regione ammonta a 33 miliardi, 11 dei quali destinati alla sanità. 

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