Regione Campania, è legge la “taglia vitalizi”. Il M5S: “Una nostra vittoria”

Il consiglio regionale approva la proposta per ricalcolare gli assegni in corso secondo il metodo contributivo. Respinti però gli emendamenti pentastellati sul divieto di cumulo e l’ampliamento della sospensione in caso di condanne penali

Vitalizi della Regione Campania, il consiglio approva la proposta di legge per la rideterminazione degli assegni diretti, indiretti e di reversibilità. La norma comporta anche la nuova disciplina dell’indennità differita, determinata con il sistema di calcolo contributivo. Ma nessuna improvvisa conversione “anti casta” della Regione, figuriamoci: la riforma è obbligata da una legge statale da poco in vigore. Senza il taglio, la Campania rischiava di vedersi decurtare fino a 150 milioni di finanziamenti. Sono 39 i voti favorevoli alla proposta di legge regionale. La norma recepisce l’Intesa della Conferenza Stato-Regioni, ricalcola i vitalizi in essere secondo il metodo contributivo, con meccanismi equitativi. Istituisce, inoltre, l’indennità a carattere differito, attribuita ai consiglieri e agli assessori regionali, a partire dalla legislatura in corso. Un assegno percepibile una volta cessati dal mandato, purché si sia compiuto almeno una legislatura, dai 65 anni di età. “Sono stati determinati un tetto massimo e uno minimo di trattamento – spiega il presidente della commissione bilancio, Franco Picarone -​,​ che non possono essere superati con il ricalcolo, nel pieno rispetto dei diritti acquisiti dai percettori dei vitalizi e si colma un vuoto legislativo circa il futuro pensionistico dei consiglieri regionali a partire da questa ​l​egislatura​”. Esulta Valeria Ciarambino, consigliera del M5S e relatrice di minoranza:  “Un giorno memorabile per la Regione Campania. Il Movimento 5 Stelle ha costretto questo consiglio regionale a tagliare i vitalizi, questa legge è una nostra vittoria”. Dai pentastellati un sì al testo, ma anche diversi emendamenti presentati, per riproporre alcuni punti di una precedente proposta di legge sui vitalizi.  Con gli emendamenti dei 5 Stelle, tutti bocciati, si chiedeva un ricalcolo secondo il metodo contributivo puro, l’introduzione del divieto di cumulo dei vitalizi e l’ampliamento della sospensione dell’assegno, in caso di condanne penali. Non sorprende, su questi temi, la resistenza dell’aula. “La Campania – aggiunge Ciarambino – giunge a questo risultato grazie all’impegno del Movimento 5 stelle che, sul piano nazionale, ha sostenuto e ottenuto il ricalcolo degli assegni vitalizi degli ex parlamentari ed approvato norme nazionali per costringere le Regioni a legiferare in materia, per noi questa è una giornata storica che pone fine ad un odioso privilegio anche sul piano regionale. Per quattro anni le nostre proposte sono rimaste nei cassetti o sono state bocciate. La legge oggi viene approvata quasi da tutti ma sono le stesse persone che ci hanno ostacolato per anni”.

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