Reggia di Caserta, parata di Renzi e ministri. Protestano precari e attivisti Terra dei fuochi

Il premier, Franceschini e Pinotti in visita per fare il punto sugli interventi di restauro. All’esterno protesta di studenti, addetti di aziende dismesse e del comitato anti roghi tossici

CASERTA – Una parata di governo guidata dal comandante in capo, per fare il punto sugli interventi di restauro e autocelebrare l’azione dell’esecutivo. Alla Reggia di Caserta si presenta Renzi con i ministri Franceschini e Pinotti. Dopo che hanno fatto risuonare l’inno di Mameli e l’inno alla gioia, il premier parte con il solito mantra sulla bellezza. “Se volevamo realizzare una risposta alle polemiche di oggi sui giornali, lo abbiamo dato esattamente da questo luogo incredibile. Tanta e tale è la bellezza che ha il nostro Paese così nascosta, che a volte nemmeno lo sappiamo”. Il tono aulico non è condiviso dai vari sit-in di protesta all’esterno del sito. Uno di studenti, precari e attivisti dei centri sociali. Un altro dei lavoratori del bacino di crisi di Caserta, addetti di aziende dismesse che aspettano l’assegno di mobilità e di tornare nel mondo del lavoro. Nella piazza antistante la Reggia anche gli attivisti del comitato Terra dei Fuochi guidati da Angelo Ferrillo, che hanno chiesto invano di potere incontrare il premier. “I 450 milioni di euro promessi da Renzi per le ecoballe – afferma il blogger – non spengono i roghi tossici. Per farlo bisogna aumentare il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e poi risanarlo. Questa è l’ennesima occasione sprecata. Evidentemente le nostre istanze danno fastidio e non c’è la volontà politica di dare una vera svolta”. Renzi invece ha incontrato don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, e l’oncologo dell’istituto Pascale di Napoli Antonio Marfella. “Gli abbiamo detto che con i 450 milioni dati a De Luca, che lui aveva detto avevano sanato Terra dei fuochi, è stato fatto qualcosa. Ma  – dichiara il sacerdote – Terra dei fuochi non sono solo le ecoballe ammassate nei nostri territori, è il risultato dell’evasione fiscale, di tante fabbriche che lavorano in nero, sono tutti i veleni che dal Centro e Nord Italia, anche dalla sua regione, sono arrivati nei nostro luoghi. Ci ha detto che tutto questo lo sa”. Fuori la protesta degli antagonisti, che hanno sfilato in corteo. “Matteo Renzi ha deciso di venire a Caserta  – affermano gli attivisti di Open Reggia – per inaugurare nuovi saloni presso la Reggia. Insieme al Ministro della Cultura e della Difesa sono arrivati in città vantandosi dell’operato di un governo che riapre gli spazi pubblici ai turisti e cittadini, mentre noi sappiamo bene che questa è l’ennesima passerella mediatica e non coincide col lavorare concretamente sui bisogni reali della popolazione. Oggi studenti, precari, lavoratori, disoccupati e tanti militanti della sinistra in Campania sono scesi in piazza per contestare l’operato di un Governo che preferisce blindare le città e chiudersi nei palazzoni per organizzare conferenze stampa con giornali asserviti ai poteri forti e agli interessi speculativi rappresentati oggi dal Pd”.

 

IL GOVERNO SI DA’ LE PACCHE SULLE SPALLE – C’è aria di festa alla Reggia. E’ uno di quei giorni in cui il governo gonfia il petto e manda in scena uno spot su se stesso. “Alla fine di settembre – assicura Renzi – finiti i lavori, daremo i denari che servono a continuare il lavoro e attivare nuove funzioni. Dalle parole siamo passati ai fatti”. Stessa melodia intona Franceschini: “Questa è una giornata storica per la Reggia di Caserta perché dopo decenni tutto il piano nobile torna alla fruizione museale secondo i tempi che avevamo stabilito. Gli impegni sono stati rispettati”. E Pinotti? “Avevamo promesso di riconsegnare il piano nobile della Reggia e lo abbiamo fatto”.

 

RENZI: “A CASERTA UN BILATERALE” – “Qui a Caserta ci sono prospettive straordinarie  potremmo organizzare un bilaterale di qualche importanza”. Renzi, per dimostrare che “Lo Stato non lascia sola Caserta”, promette di portare in città un vertice internazionale.  “Ogni investimento in cultura  – aggiunge – aiuta il nostro Paese a togliersi di dosso la rassegnazione. Spesso raccontiamo l’Italia solo per quello che non va. E anche in questo territorio c’è tanto che non va e va combattuto, ma c’è anche tanto di buono e quel tanto di buono va valorizzato”. Per completare la rituale sinfonia anti gufi, il premier sentenzia: “Accanto ai problemi che ha avuto la Campania, accanto alla Terra dei fuochi, si deve valorizzare la terra dei cuochi. I prodotti straordinari della Campania”.  Il premier partecipato a una cerimonia nel teatro della Reggia, aperta dal coro delle voci bianche del San Carlo. “E’ un luogo incredibile, non c’ero mai stato. Caserta– aggiunge Renzi – ha delle caratteristiche logistiche che ne rendono assolutamente cruciale una valorizzazione: dovremo arrivare entro quattro anni a un milione di visitatori alla Reggia, oggi sono 500 mila”.

(Foto @cirobuonajuto/twitter)

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