Il 25enne Dario Amirante ritenuto elemento di spicco del clan: sfuggì a blitz 14 mesi fa

NAPOLI – Era sfuggito al blitz che, il 4 giugno dell’anno scorso, aveva portato al fermo di 12 persone. A Napoli è stato arrestato il 25enne Dario Amirante, ritenuto dagli inquirenti elemento di spicco del clan degli Scissionisti dell’area nord. Amirante è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip partenopeo per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti.  “L’arresto di Amirante – afferma in una nota la Direzione distrettuale antimafia – si inquadra nell’ambito di un’attività investigativa sulle dinamiche criminali sorte dalla contrapposizione tra clan camorristici del quartiere Secondigliano e nei vicini comuni di Melito, Mugnano e Arzano per il controllo delle attività illecite, soprattutto lo spaccio di sostanze stupefacenti”.

 

L’ARRESTO – Amirante si era nascosto da qualche tempo in una palazzina di tre piani, dove viveva al piano terra con la compagna, in via Paratina 8 a Napoli. Gli investigatori erano sulle sue tracce da tempo. Intorno alle 5 di questa mattina è scattata l’operazione. Il pregiudicato si è arreso senza resistenza.

 

CHI E’ – Il primo arresto nel 2009, ma la carriera criminale era iniziata da minorenne, al fianco di Raffaele Amato jr, figlio dell’omonimo boss. Amirante ha già espiato una pena di 4 anni. Uscito dal carcere, avrebbe subito ripreso l’attività nel campo dello spacciao nell piazze di Marano e di Melito. Era ricercato nell’ambito dell’indagine partita dopo la cattura di Mario Riccio, genero dell’altro capocosca degli scissionisti Cesare Pagano.

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