Nel mirino della guardia di finanza la Lavoro doc per presunti emissione di fatture inesistenti, dichiarazione fraudolenta e infedele, omesso versamento delle ritenute del sostituto d’imposta

PONTECAGNANO – Ci sono anche oggetti orologi di elevato valore e 21 opere d’arte di Picasso, Goya, Dalì, Matisse, Monet, Modigliani e Gauguin tra i beni sequestrati fino a decorrenza dalla Guardia di finanza di Salerno nei confronti della società salernitana Lavoro Doc, con sede a Pontecagnano Faiano, e dei suoi amministratori. Ammonta a circa 8,2 milioni di euro il valore del sequestro. Dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno emergono reati ipotizzati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione infedele, omesso versamento delle ritenute del sostituto d’imposta. Sono contestati a vario titolo a Giovanni Attanasio, ritenuto amministratore di fatto della società, e a Sergio La Rocca, amministratore di diritto. Per gli inquirenti, tra il 2010 e il 2013, la società avrebbe complessivamente evaso imposte per circa 2 milioni di euro e omesso il versamento delle ritenute per oltre 6 milioni di euro. La Procura della Repubblica ha contestualmente provveduto alla nomina di un custode e amministratore giudiziario. Il marchio Lavoro.Doc, è diffuso sul territorio nazionale attraverso più sedi in Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto e conta circa 1.300 addetti.

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