Parroci “congedati”, il “grande accusatore” attacca i vescovi di Salerno e Amalfi-Cava

L’avvocato-gigolò Mangiacapra, già autore del dossier sui preti gay, contro Moretti e Soricelli: “Imbarazzante il silenzio sul misterioso allontanamento di don Nello Russo a Positano e don Virginio Cuozzo a Buccino. Perché allontanati dalle parrocchie improvvisamente e senza specificarne i motivi?”

Torna ad attaccare i vescovi salernitani Francesco Mangiacapra, l’avvocato-gigolò autore, l’anno scorso, del dossier sui preti gay. Lo fa con un post su Fb, in cui parla di due parroci congedati in queste settimane dalle rispettive parrocchie, dopo i provvedimenti dei rispettivi vertici diocesani. “Il grande accusatore” aveva scritto una lettera aperta, giorni fa, al vescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, Orazio Soricelli, chiedendo chiarezza. Il presule viene chiamato ancora in causa, stavolta assieme a monsignor Luigi Moretti, arcivescovo metropolita di Salerno-Campagna-Acerno. Sibillino il contenuto delle parole di Mangiacapra. “Imbarazzante il silenzio dei vertici della Chiesa in merito al misterioso allontanamento di don Nello Russo a Positano e don Virginio Cuozzo a Buccino – si legge-. Perché questi preti vengono allontanati dalle parrocchie improvvisamente e senza specificarne i motivi? Perché diventano irreperibili? Perché proprio in questo periodo?”. Per don Russo si era parlato di uno stop per l’esigenza personale di prendersi un anno sabbatico. Ragioni analoghe per don Cuozzo: “Un periodo di riflessione”. Non ci sono elementi per collegare, in qualunque modo, le vicende dei due parroci con le precedenti denunce di Mangiacapra. Il quale, però, conclude l’affondo in tono mistico: “La Chiesa parli, perché la verità appartiene al Popolo di Dio e non può essere trattata come un affare di palazzo”.

girobe

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