Parentopoli napoletana, de Magistris si arrampica sugli specchi e minaccia querele contro chi osa informare

L’ex fascia tricolore non risponde ad alcune domande sollevate dai cittadini e dalle associazioni sul ruolo di vigilanza e controllo assunto dall’amministrazione comunale in merito alla selezione del personale effettuato dalle agenzie di collocamento privato

L’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris interviene sulla nuova parentopoli nelle aziende partecipate con un post su Facebook. Minaccia querele e denunce per intimidire l’informazione indipendente ma non assume una posizione netta in merito al meccanismo di selezione della manodopera per il tramite le agenzie interinali.

È giusto che si accerti se effettivamente ci siano state condotte non corrette e trasparenti da parte di qualcuno. Quello che non si può accettare invece è l’ennesima ricostruzione falsa e tendenziosa da parte di taluni che avrebbero il diritto-dovere di informare perché esercitano una funzione fondamentale per la democrazia, se espletata in modo libero ed autonomo e non asservito invece al potere” – scrive de Magistris. “La condotta della giunta che ho avuto l’onore e l’onere di guidare è stata come sempre corretta e trasparente – sottolinea l’e sindaco di Napoli – Sulla vicenda delle assunzioni del personale Asia ho sempre dato l’indirizzo ad assessori ed azienda di procedere ai concorsi, in modo celere e trasparente, dal momento che si erano trovate le risorse economiche per poterlo fare”.

E il Pm ammette sostanzialmente di non avere ostacolato l’utilizzo delle agenzie interinali. “In attesa dell’espletamento del concorso che purtroppo ha subito ritardi che mi hanno molto rammaricato (pagandone anche un prezzo politico) avevamo chiesto all’azienda di mettere in campo tutte le iniziative per garantire al meglio il servizio in città – dichiara de Magistris – Noi ci siamo sempre premurati di sottolineare la necessità che ogni contratto di lavoro venisse instaurato con la massima trasparenza possibile e senza alcuna pressione di tipo politico ed elettorale – conclude de Magistris – Chi insinua su di noi cose false e tendenziose, per colpire politicamente persone competenti e perbene e coprire la ricostruzione della verità, ovviamente ne risponderà, come accade in democrazia, nelle sedi competenti”.

Dunque, l’ex primo cittadino si è arrampicato sugli specchi in merito all’assunzione di parenti e amici di sindacalisti e politici nelle aziende comunali e non ha risposto alle domande sollevate dagli organi di informazione, da semplici cittadini, dal sindacalismo militante indipendente e dalle associazioni dei disoccupati.

Quando e dove sono stati pubblicati gli avvisi pubblici delle agenzie interinali che ricercavano manodopera in Asia e Anm?

Quante persone hanno presentato le domande di partecipazione e quante sono state selezionate dalle agenzie?

Quali criteri sono stati adottati dalle agenzie nella scelta delle persone da avviare al lavoro?

Perché non sono stati pubblicati i nomi delle persone partecipanti, selezionate e “idonee” per essere assunte?

Quale ruolo di vigilanza e controllo hanno assunto le committenze, gli enti appaltanti ovvero le aziende partecipate e la precedente amministrazione comunale nella gestione e nei meccanismi di selezione della manodopera da parte delle agenzie di collocamento privato?

Ciro Crescentini

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