Gli agronomi del Comune di Napoli al lavoro per monitorare gli arbusti ed evitare cadute

NAPOLI – La tempesta di vento che si è abbattuta su Napoli una decina di giorni fa ha avuto le sue conseguenze sulla staticità di gran parte degli alberi della collina di Posillipo. Una staticità però, già compromessa da un altro fattore. Cosi come il famigerato punteruolo rosso ha devastato le palme, provocandone l’abbattimento in diversi quartieri cittadini, una specie di coleottero sta mettendo a serio rischio la tenuta delle piante della zona compresa tra via Manzoni e via Tito Lucrezio Caro. Nell’area verde per eccellenza di Posillipo, parco Virgiliano e Valle dei re, gli agronomi del comune di Napoli sono a lavoro per verificare quanti alberi siano stati danneggiati dai parassiti che, grazie al clima freddo e alla pioggia, hanno avuto maggior facilità di riprodursi. Gli aghi dei pini ingialliti parzialmente possono essere un sintomo, ma su di una collina a ridosso del mare la causa potrebbe essere anche l’aria salmastra. I fori sui rami però sono la prova certa che oramai la maggior parte degli alberi del quartiere vanno tagliati per prevenire crolli. E in una città dove nel giugno del 2013 una donna, Cristina Alongi, è morta nella sua auto schiacciata da un albero caduto in via Aniello Falcone, la prevenzione non può passare in secondo piano. Ferri del mestiere in mano, un gruppo di agronomi sta perlustrando la collina di Napoli. Ecco perché, i viali e le aiuole interne del Virgiliano e di Valle dei re sono quasi tutte transennate e chiuse al pubblico. I fori praticati dai parassiti sono evidenti a occhio nudo e i tecnici stanno intaccando i tronchi, sotto il primo strato di corteccia, per constatare il livello di intromissione dell’insetto estraneo. Dopo le verifiche, gli agronomi daranno il via all’abbattimento delle piante.

Barbara Tafuri

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