Obbligo di mascherine, quarantena se arrivi da altre regioni: i nuovi ordini di De Luca

Ordinanza del governatore campano: da lunedì il delivery senza limiti orario. Continua l’accanimento sul jogging: divieto assoluto, per almeno altre 2 settimane

Nella serata del primo maggio arriva la nuova ordinanza del governatore De Luca, per il contenimento del contagio epidemico. Da lunedì 4 maggio in Campania sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine nelle aree pubbliche e aperte al pubblico. Per chi, dallo stesso giorno, farà rientro in Campania da altre regioni – facoltà concessa dall’ultimo dpcm del premier Conte – è previsto l’obbligo di comunicazione del proprio rientro all’Asl competente e al Comune. Ma c’è anche l’isolamento domiciliare per 14 giorni, con divieto di spostamenti o viaggi. Si fa eccezione se l’arrivo è motivato da comprovate esigenze lavorative (spostamenti da e per il luogo di lavoro) o da comprovati e certificati motivi di salute.

Inoltre è vietato rientrare da altre regioni italiane o dall’estero nei luoghi di residenza, domicilio o dimora situati nelle isola di Capri, Ischia e Procida, con la stessa deroga del caso precedente. Novità per il delivery. Dal 4 maggio le attività di ristorazione non dovranno osservare alcun limite di orario, nelle consegne a domicilio. Ribadito, per ora, il no all’asporto. Confermata invece la possibilità di passeggiare nelle fasce orarie prestabilite – 6,30-8,30 e 19,00-22,00 – muniti ovviamente di mascherina. Continua, invece, l’accanimento sulle attività sportive. “Non è consentito – recita l’ordinanza – svolgere attività di corsa, footing o jogging nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico”. Sportivi nel mirino di De Luca, dunque. Nonostante la Campania sia ultima in Italia per obesità della popolazione adulta e infantile, per mortalità da tumori e per aspettativa di vita. “Se vediamo nelle pubblicità belle ragazze toniche che corrono con i vestiti aderenti sono cose che ti consolano – dice il governatore nella diretta social del venerdì-, ma ho visto vecchi cinghialoni della mia età che correvano senza mascherine, con la tuta alla caviglia, una seconda alla zuava, i pantaloncini sopra, che facevano footing in mezzo ai bambini. Andrebbero arrestati a vista. Abbiamo consentito l’attività motoria individuale compatibile con l’uso delle mascherine, non la corsa. Capisco che è una limitazione ma ho visto gente fare footing in mezzo alle famiglie, e questo non è possibile. E’ tanto grande il sacrificio di aspettare due settimane e vedere cosa succede? In futuro sarà opportuno individuare aree dedicate, parchi urbani o isole pedonali, per consentire anche la corsa senza mascherina”. Ma non si comprende perché non farlo subito, in sicurezza. Magari individuando fasce orarie dedicate esclusivamente a chi svolge attività sportiva.

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