Noemi, non è la camorra la pista privilegiata: Nurcaro migliora, sarà sentito

L’agguato di piazza Nazionale a Napoli, tra gli investigatori prevale l’ipotesi di una vendetta per ragioni private. Il 32enne, bersaglio del sicario, potrebbe essere ascoltato a breve, non appena lo consentiranno le condizioni cliniche

Vanno avanti le indagini sull’agguato di piazza Nazionale a Napoli, dove sono rimaste ferite tre persone, tra le quali la piccola Noemi. E la pista privilegiata dagli inquirenti non sembra, al momento, quella di camorra. La presenza della criminalità organizzata non può escludersi, ma prevale l’ipotesi di una vendetta per ragioni private. A confermarlo potrebbe essere proprio Salvatore Nurcaro, il vero obiettivo del killer, che ha precedenti per riciclaggio ed altri reati, ma non per associazione di stampo mafioso. Migliorano, infatti, le condizioni del 32enne, raggiunto da 6 proiettili al torace, nel raid di venerdì scorso. Fonti investigative sottolineano alcuni elementi, che rendono plausibile l’idea di una vendetta non legata alla camorra. Anzitutto la presenza di un solo sicario, secondo diversi testimoni e alcune immagini di telecamere della zona. Un evento inusuale – anche se non impossibile – per le abitudini dei clan.  Un killer, tra l’altro, autore di diversi spari a vuoto. Ed anche su questo riflettono gli investigatori, in queste ore. Il fascicolo di inchiesta, comunque, è affidato ad un pool di pm della Dda di Napoli: Antonella Fratello, Simona Rossi e Gloria Sanseverino, coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest