No Dad, scontro in Scuole Aperte: “L’associazione è politica e non contrasta De Luca”

Alessandra Caldoro, presidente del Circolo Turati, è attivista del fronte riaperture scolastiche dalla prima ora. Ma ora accusa chi ha condiviso il percorso con lei: “Non è un problema la politicizzazione, ma non bisogna nasconderlo. Nel gruppo dirigente c’è chi ha tessere di partito o pensa a candidarsi, e contro le chiusure del governatore ci sono solo azioni inutili”

“L’associazione Scuole Aperte Campania è un’associazione politica che sostiene la maggioranza di De Luca. Ed è il classico esempio di come funziona il sistema di controllo di De Luca, un sistema di controllo del consenso e soprattutto del dissenso”. Alessandra Caldoro, presidente del circolo Turati, lancia un’accusa alla sigla dei No Dad campani. Proprio lei, attivista della prima ora, nel fronte anti chiusure. E peraltro, titolare di un cognome pesante: è sorella dell’ex governatore Stefano Caldoro, e figlia dell’indimenticato Tonino Caldoro, deputato socialista per cinque legislature. “L’unica ad aver sempre detto di essere politica sono io, che – ribatte – non l’ho mai nascosto. Non c’è nulla di male, anzi: la battaglia per le scuole è una battaglia politica”. Alessandra non si tira indietro: “Io le mie battaglie politiche le faccio col mio nome e cognome, e tra l’altro non ho attualmente tessere di partito. Mi è stato detto che non potevo parlare perché io ero politica, quando i politici sono loro”. “Bastava dirlo, però – sostiene – loro si sono sempre professati apolitici e apartitici, salvo poi scoprire che tutti quelli che contano nell’associazione Scuole Aperte hanno tutti, alla fine, un’appartenenza “guarda caso” a sostegno della maggioranza di De Luca, che ha chiuso le scuole. Non si strumentalizza un tema così delicato”. Gli strali di Alessandra Caldoro – corredati da riferimenti politici del gruppo dirigente di Scuole Aperte – hanno infiammato il gruppo Facebook dell’associazione. Non sono mancate risposte piccate e controaccuse. Tra i primi a rispondere Rosaria Chechile, tesserata del Pd, in prima linea per costruire la coalizione alle comunali di Salerno. L’imprenditrice, in un’intervista al Mattino, si dichiara dem ma estranea all’area deluchiana. “Se ha la tessera del Pd e si candida nel centrosinistra – attacca Alessandra Caldoro – ha voglia di essere contro De Luca: sosterrà comunque il candidato sindaco di De Luca a Salerno, cioè Enzo Napoli”. Ma il presidente del circolo Turati non si limita a ciò, ovvero a tacciare Scuole Aperte di cripto politicizzazione. Per lei – in una fase dove il clima è sempre rovente, intorno alle scuole campane – il nodo è un altro. “Loro parlano molto, ma – rincara – di fatto non mettono in campo nessuna azione vera che vada a colpire De Luca o l’assessore all’istruzione Fortini. Scelgono sempre di spostare sui sindaci o sul governo, da altre parti. Fanno molte chiacchiere, manifestazioni, scampanellii, e battono solo la strategia dei ricorsi, una strategia perdente”. Fosse per lei, ci vorrebbe altro. “Si doveva chiedere alla Regione di svolgere il suo ruolo istituzionale e politico, di dare delle linee guida ai comuni, affinché – spiega – garantiscano ai cittadini il diritto all’istruzione, un diritto costituzionale. Ma in modo uniforme, come hanno fatto in Veneto, dove la Regione ha dato le linee guida dopo l’ultimo decreto legge”. Questo poiché “la Regione non può regolamentare i sindaci, è vero, ma può svolgere un ruolo di supporto e coordinamento delle amministrazioni locali. Anche perché dispone dell’Unità di crisi, e di una serie di altre cose che i Comuni non hanno. In modo tale che, se c’è davvero la necessità di chiudere, si chiude quella scuola. Ma non si lascia la decisione se aprire o chiudere in mano ai sindaci, che subiscono le pressioni della popolazione”. Caldoro ricorda: “Di fatto, oggi, sessanta Comuni della Campania hanno le scuole chiuse: è il 10% di tutta la regione, non è poco”. Ed è “una necessità ancora più urgente in vista del ritorno in zona arancione”. Quando in Campania si porrà, in via definitiva, la questione di riaprire anche i licei.

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