Napoli, indagati 43 disoccupati organizzati. Il movimento: “lottare per il lavoro non è reato”

Prima risposta di massa nelle prossime ore: appuntamento domani 24 aprile ore 10 piazza del Gesù

E’ in atto nel Paese una vasta operazione per criminalizzare, impedire ogni forma di protesta e di conflitto sociale. Eloquente l’attacco ai senza lavoro e precari napoletani.

E di questa mattina la notifica della Procura di conclusione di indagini preliminari ed inizio del processo che vede ben 43 indagati tra disoccupati/e organizzati con il Movimento 7 Novembre, Cantiere 167 Scampia e compagni/e del SiCobas e di Iskra – spiegano in una nota i comitati di lotta – Un megaprocesso che mette in accusa la lotta per il lavoro ed il salario in città, in particolar modo i mesi si Dicembre 2022 e Marzo 23, quando le istituzioni nazionali e locali facevano saltare i tavoli di trattativa di questa vertenza storica sottraendosi al rispetto degli impegni assunti su formazione ed inserimento al lavoro“.

La lotta per il lavoro processata in tribunale come atto criminale. “Da quanto emerge dalle carte è evidente il tentativo di costruire un castello giudiziario finalizzato a narrare di un disegno criminoso trasformando la lotta dei disoccupati in un problema di ordine pubblico e non politico/sociale – concludono i comitati – La storia di questo movimento, come tutta la tradizione del movimento operaio, insegna che solo la lotta paga. Ci impegneremo nelle prossime ore a convocare una conferenza stampa ed ad articolare un comunicato più complessivo che chiederà a tutte le forze di esprimersi e rompere l’isolamento di questa lotta, scendendo in piazza insieme al movimento di lotta“.

Domani mattina è prevista una prima risposta di massa. Un corteo partirà alle 10 da Piazza del Gesù.

CiCre

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