Napoli, volano stracci per le poltrone tra i consiglieri comunali

Scontro tra Sergio D’Angelo e Ciro Borriello, ex assessori delle giunte De Magistris ora parte integrante del “campo largo con il Pd”

Mentre a Napoli aumenta la povertà, la disoccupazione, i trasporti sono allo sfascio, la qualità della vita è pessima, volano stracci tra alcuni consiglieri comunali, campioni dei “salti della quaglia” ovvero dei cambi di casacca politica. Ovviamente, lo scontro riguarda la gestione delle poltrone e poltroncine del sottopotere. Nessun riferimento, per carità, ai reali problemi dei cittadini partenopei

Gli stracci sono volati tra Ciro Borriello, capogruppo del Movimento 5 Stelle, uno di quelli che ha cambiato almeno sei casacche politiche nell’arco di dieci anni e Sergio D’Angelo, capogruppo di Napoli Solidale – Europa Verde, presidente del consorzio Gesco, altro campione di cambi casacca politica.

Entrambi parte integrante dell’attuale maggioranza politica che sostiene il sindaco Gaetano Manfredi. Entrambi assessori a Palazzo San Giacomo durante la gestione “arancione” di Luigi de Magistris. Entrambi, quindi, professionisti del salto della quaglia: dalla rivoluzione arancione al “campo largo con il Pd”.

Nelle ultime ore Borriello e D’Angelo si scambiano accuse e attacchi perchè due consigliere del Movimento 5 Stelle, Flavia Sorrentino e Fiorella Saggese (altre campionesse del salto della quaglia) sono passate con Napoli Solidale. Un gruppo che grazie ai trasformisti di ogni risma è diventato il gruppo più numeroso in consiglio comunale cambiando i “rapporti di forza”. Puntualmente è iniziata la fase di rivendicazione delle poltrone e poltroncine.

Borriello, campione nel salto della quaglia. ha reagito stizzito con una dichiarazione sulla pagina locale di un giornale nazionale: “Mi dispiace dover fare qualche precisazione – ha dichiarato Borriello – loro non sono il primo partito in consiglio comunale e allo stato sono un’aggregazione di sigle politiche formata anche dal più classico del trasformismo elettorale con un singolare record: c’è già chi in un solo anno e mezzo di consiliatura ha cambiato 3 casacche. Siamo distanti anni luce da questo modo di fare politica”.

Stando ai soliti bene informati, Borriello sarebbe irritato per l’incontro svoltosi nelle ultime ore tra D’Angelo e il sindaco Gaetano Manfredi in merito ai nuovi equilibri politici e in vista di un imminente rimpasto. Il gruppo di “Napoli Solidale” avrebbe rivendicato deleghe per la gestione delle politiche sociali e le aziende partecipate.

Rivendicazioni di deleghe “particolari”. Rivendicazioni alquanto imbarazzanti. Emergerebbero, infatti, seri conflitti d’interesse, considerato che D’Angelo continua a presiedere Gesco, consorzio di Cooperative e Rosario Andreozzi, altro componente del gruppo Napoli Solidale è dipendente di Napoli Servizi, azienda partecipata comunale.

D’Angelo, tenta di difendersi, giustificarsi scrivendo un post su Facebook utilizzando il solito e puro linguaggio politichese. Nella sostanza è implicita la richiesta di poltrone e poltroncine: “Non siamo andati dal sindaco a chiedere un assessore né abbiamo l’intenzione di metterlo con le spalle al muro. A noi interessa invece sottolineare la necessità di un coordinamento nel processo di riforma della macchina amministrativa e delle partecipate – scrive D’Angelo – Ci sembra una richiesta legittima e trasparente perché non si può correre il rischio che resti escluso il civismo della sinistra e dell’ambientalismo, a maggior ragione nella città dove è nato il campo largo“.

Quindi, volano stracci per poltrone e poltroncine. Scontri di potere lontani anni luce dai reali bisogni delle persone. Persone che si allontano dalla partecipazione democratiche e dalle urne. E forse hanno ragione di fronte a ridicole liti tra questi personaggi che dovrebbero rappresentare le istituzioni. Liti tra comare.

Ciro Crescentini

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