Napoli, uffici Inps ancora chiusi. Centinaia di persone abbandonate

Impiegati in Smart Working. Bloccate pratiche per la pensione e la cassa integrazione

Sebbene il blocco dovuto al Coronavirus sia terminato ormai da alcuni mesi, a Napoli e nella Provincia restano inspiegabilmente chiuse le sedi dell’INPS.  Qualche ufficio accetta utenze allo sportello solo su prenotazioni telefoniche. Un bluff. In alcuni casi, segnalano i cittadini, è difficile anche solo ricevere semplici informazioni. Le linee telefoniche sono spesso sovraccariche e, comunque, non sempre nelle condizioni di poter dar prontamente seguito alle centinaia di pratiche. Inoltre sono bloccate le attività sanitarie e l’esecuzione delle visite mediche imprescindibili per il riconoscimento dell’invalidità. Impossibile fissare delle date.  Rallentate le pratiche per le pensioni, la cassa integrazione e, non ultime, quelle per redditi di cittadinanza o di emergenza. L’Italia, Napoli e la Campania non sono pronti ad attività da eseguirsi esclusivamente online e che richiedono un livello di alfabetizzazione informatica che, allo stato, è impensabile. Va da sé che in un momento di tale difficoltà economica la mancata risposta o, in taluni casi, anche il ritardo o l’aumentata difficoltà ad inoltrare pratiche per accedere a prestazioni previdenziali indispensabili per il sostentamento possono portare le persone alla disperazione. Intanto, gli impiegati dell’Inps continuano a rimanere in Smart Working ovvero a casa a stipendio pieno.

Ciro Crescentini

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