Napoli Servizi, consiglio approva la delibera “disobbediente” sul trasferimento degli operatori sociali

Approvato coi voti della maggioranza il provvedimento che trasferisce alla partecipata 314 lavoratori di Napoli sociale. Consiglieri di Dema: “Non potevamo farlo, abbiamo sfondato il patto di stabilità. Ma abbiamo salvato i dipendenti e i servizi ai disabili”

L’approvazione è stata salutata dagli applausi tra i banchi della maggioranza. Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza la variazione di bilancio che consente il passaggio di 314 lavoratori della Napoli Sociale – società in liquidazione – nella Napoli Servizi, con funzioni in materia di politiche sociali. La delibera è passata con il voto delle forze di maggioranza e l’astensione di Prima Napoli. Prima del voto hanno lasciato l’aula il capogruppo Pd Valeria Valente, il M5S e il consigliere del Gruppo Misto Andrea Santoro. “Il Comune – afferma l’assessore alle Politiche sociali Roberta Gaeta in Consiglio comunale – è riuscito a garantire più servizi che nel passato. Abbiamo messo le mani senza paura in tutto e abbiamo tirato fuori tutto quello che c’era da tirare fuori”.

Tra i consiglieri di maggioranza si plaude alla delibera. “Abbiamo disobbedito al collegio dei revisori dei conti ma abbiamo salvato 334 lavoratori e lavoratrici” scrive Eleonora de Majo (Dema) su Facebook. E il collega di gruppo Salvatore Pace: “Non avremmo potuto farlo perché, incredibilmente, la legge italiana (decreto Mancino 1993) ritiene che i servizi ai disabili e agli invalidi siano ‘servizi a domanda’ e non ‘servizi essenziali’. Dunque, i comuni non sarebbero obbligati ad erogarli e non dovrebbero essere gratuiti. Dunque, come ente in procedura di uscita dal dissesto (ricordate i miliardi di debiti lasciati dal Pd?) non potevamo farlo anche perché la spesa sfonda il patto di stabilità. Viceversa, incredibilmente, il pagamento degli interessi alle banche è ritenuto ‘servizio essenziale’. Noi a questo schifo non ci stiamo”.

(Foto/Video Ufficio Stampa Comune di Napoli)

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest