Confiscati beni mobili e immobili: Maurizio Cella, 39 anni, sarebbe affiliato al clan Contini
NAPOLI – Otto appartamenti (7 dei quali in via Martiri d’Otranto – nel centro storico di Napoli) una fiammante autovettura e ben 7 conti correnti accesi in vari istituti di credito, a Napoli e in provincia. Questi gli averi, il cui valore è complessivo è stimato un milione e mezzo di euro, che i Carabinieri hanno confiscato su decreto del GIP di Napoli emesso su richiesta della DDA partenopea al pregiudicato ritenuto affiliato al clan camorristico dei “Contini” Maurizio Cella, 39 anni, napoletano, condannato con sentenza definitiva alla pena di 9 anni, un mese e 10 giorni di reclusione per spaccio e traffico di stupefacenti.
Nel corso di indagini patrimoniali eseguite sul conto del 39enne e dei suoi familiari, i militari del nucleo investigativo di Napoli hanno accertato la non comune consistenza del patrimonio di beni, intestati o nella disponibilità dell’uomo, rilevando che ne era entrato in possesso nel periodo in cui aveva commesso i reati per i quali è stato condannato e cioè a partire dal 2006.
Al riguardo sono stati analizzati i bilanci del suo nucleo familiare, bilanci che hanno confermato in taluni casi la sostanziale assenza di reddito e nel complessivo l’assoluta sproporzione tra le fonti di reddito lecite dell’intero nucleo familiare, anche in considerazione delle imprescindibili spese di minima sussistenza (calcolate con la spesa media annuale, ancorata ai dati ISTAT in riferimento alle famiglie residenti nel Sud Italia).