Napoli, scoppia l’amore tra de Magistris e Forza Italia per salvare le poltrone

L’ex Pm accusa De Luca di essere il mandante del tentativo di far sciogliere anticipatamente il consiglio comunale

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris si appresta a siglare un accordo con settori dell’opposizione di centro destra, in primis con Forza Italia, per mantenere in vita la giunta arancione. Un accordo consociativo di fine consiliatura per evitare l’arrivo del commissario straordinario e impedire gli attacchi destabilizzanti del presidente della Regione Vincenzo De Luca. Un patto che potrebbe reggersi grazie all’applicazione del Manuale Cencelli, il metodo inventato dalla Democrazia Cristiana per la lottizzazione di posti, poltrone, incarichi di sottopotere senza scontentare componenti e sensibilità politiche. Oggi la riunione del consiglio comunale convocata per la discussione sul bilancio di previsione è stata rinviata su richiesta del primo cittadino per promuovere nelle prossime ore incontri con alcuni consiglieri comunali, in primis i consiglieri Salvatore Guanci, Domenico Palmieri, Anna Ulleto e definire gli ultimi dettagli del “patto”. La data della prossima seduta sarà decisa in sede di Conferenza dei capogruppo.

Il primo cittadino partenopeo senza giri di parole ha affermato che ”De Luca è il mandante del tentativo di far sciogliere anticipatamente il Consiglio comunale. Io sono convinto che nell’opposizione ci siano numerosi consiglieri che non possono accettare di essere gli esecutori di un mandante politico”. ”E’ ormai evidente a tutti che a poche centinaia di metri da qui c’è chi vuole mandare a casa il Consiglio comunale di Napoli, lo si vede chiaramente dalle forze in campo che si agitano e da chi in particolare si è mosso in questi giorni”, ha aggiunto de Magistris.

L’ex Pm ha rivolto un appello alle “forze moderate e riformiste” a collaborare per fare arrivare la consiliatura a fine mandato. ”Siamo in piena pandemia sanitaria, sociale ed economica e bisogna fare di tutto per evitare che arrivi un commissario – ha puntualizzato de Magistris. Il sindaco ha riferito che gli incontri con alcuni esponenti ”sono già stati avviati”, che continueranno ”alacremente” e che li tiene ”personalmente”Vediamo chi sarà disponibile”. ”Credo – ha aggiunto ancora – che con alcune forze si possa aprire un ragionamento ma è chiaro che non è possibile pensare a un governo cittadino che metta tutti dentro, a un governo di unità  cittadina anche perchè abbiamo forze oltranziste identificate in Brambilla (M5s) e parte del centrosinistra ormai al guinzaglio di De Luca. Non possiamo mettere insieme esecutori e mandanti nel governo della città”.

E l’appello per il patto consociativo lanciato dal sindaco è stato subito raccolto dai consiglieri Guanci e Palmieri(Forza Italia). Laconico il loro commento: “E’ giusto e politicamente coerente scongiurare il rischio di dover consegnare il Comune di Napoli e la città nelle mani del Pd e del M5s”

Come dovrebbe articolarsi l’accordo di potere tra de Magistris e pezzi dell’opposizione del centro destra? Stando ad alcune indiscrezioni trapelate da Palazzo San Giacomo, sede del governo cittadino potrebbe essere attuata una lottizzazione di posti di staffisti, di poltrone nei consigli di amministrazione delle aziende partecipate, “intese” saranno sancite per le assunzioni nelle aziende Abc, Anm, Asia, Napoli Servizi,  le assunzione di 70 dirigenti  a tempo indeterminato, di 200 poliziotti municipali e di altre 200 unità tra avvocati, funzionari scolastici, agronomi. E le lottizzazioni riguarderanno anche collocazioni di sottopotere in Città Metropolitana(l’ex Provincia)

L’accordo tra De Magistris e i consiglieri opportunisti del centro destra è stato travolto da tantissime critiche sui social. E non sono mancate le caricature su De Magistris folgorato dal Popolo della Libertà e Forza Italia.

Dura reazione del Movimento 5 Stelle – “Ancora una volta il Consiglio Comunale non si è tenuto. Nonostante un’ampia presenza di consiglieri (37 su 40), una rappresentazione teatrale tra una parte delle opposizioni e la maggioranza ha consentito di votare la sospensione dei lavori del Consiglio – affermano in una nota i consiglieri comunali del M5S Marta Matano e Matteo BrambillaIl Sindaco, dopo aver detto che oggi in aula avrebbe presentato un emendamento per la stabilizzazione degli Lsu, cosa che però nel momento in cui scriviamo non ha ancora fatto, ed aver sostenuto che in caso di bocciatura del bilancio il Consiglio sarebbe stato sciolto e non si poteva far più nulla sulle questioni più importanti, ha lui stesso chiesto che il Consiglio fosse rinviato ad altra data, perché per sua stessa ammissione “non ha una maggioranza numerica”- continua la nota – Per questo si è appellato a tutte le forze politiche presenti in Consiglio per mettere in campo una azione politica e amministrativa di transizione fino alla primavera, in pratica ha preso tempo rispetto al voto sul Bilancio. Il M5S non ha da patteggiare nulla con questa amministrazione e tutela solo gli interessi della Città e dei cittadini, che hanno necessità di avere i servizi ed una gestione seria e capace, che riesca ad affrontare con lucidità le problematiche complesse connesse alla pandemia da COVID-19 che oggi viviamo – concludono i consiglieri Matano e Brambilla – Il M5S è pronto a mandare via questa amministrazione, e chiediamo a tutti i consiglieri che condividono questa posizione di schierarsi chiaramente contro questa gestione fallimentare che ha portato la città nel baratro.

Ciro Crescentini

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