Napoli, pistole elettriche alla polizia municipale e repressione: così il Comune affronta i problemi sociali

La giunta di centro sinistra e la destra a braccetto per attuare politiche securitarie in Città.

L’Amministrazione comunale di Napoli guidata dal sindaco Gaetano Manfredi e sostenuta dal Movimento 5 Stelle, partito democratico e dalla cosiddetta sinistra solidale e sociale ha deciso di accelerare le procedure per dotare il Taser, la pistola ad impulsi elettrici alla polizia municipale. Quindi, saranno aumentate le tasse, in primis Tari e Irpef comunale per acquistare armi più sofisticate, finanziare azioni di repressione e militarizzazione sui territori, ignorando i problemi e le politiche sociali e occupazionali che travagliano da tempo la Città.

Le scelte politiche di marca securitaria assunta dall’amministrazione di Palazzo San Giacomo è stata confermata dall’assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità, Antonio De Iesu dopo l’aggressione di questa mattina, in via Duomo, di un agente della polizia municipale da parte di un senzatetto.

L’amministrazione comunale sta accelerando le procedure per la sperimentazione della pistola ad impulsi elettrici, che offrirà alla Polizia municipale uno strumento più efficace per affrontare soggetti violenti e aggressivi, evitando l’uso di armi da fuoco”- ha detto De Iesu

La decisione del governo cittadino di Palazzo San Giacomo è stata immediatamente sostenuta dalla Lega. “Il Comune deve fare assolutamente la sua parte per garantire la sicurezza a Napoli – ha sostenuto Severino Nappi capogruppo della Lega in consiglio regionale – è giunto il momento di dotare gli agenti della polizia locale della pistola elettrica e di tutti gli strumenti di dissuasione necessari alla sicurezza di chi è chiamato a far rispettare la legge. Lo chiediamo da tempo“.

Tacciono i consiglieri comunali della cosiddetta sinistra solidale evidentemente distratti a contrattare con l’amministrazione comunale poltrone e poltroncine in vista di un imminente rimpasto di giunta.

IL SINDACATO CSA PREPARA UN’ASSEMBLEA GENERALE – La pistola elettrica per gli agenti della polizia municipale partenopea viene rivendicata, sollecitata anche dal sindacato autonomo CSA che annuncia un’assemblea generale nelle prossime ore.

Serve il Taser perché occorre fornire una via intermedia tra il nulla e la pistola. Serve comprendere che il Poliziotto Municipale è ogni giorno costretto a confrontarsi con un clima di violenza e di disconoscimento delle istituzioni – spiega in una nota il sindacato CSA – In particolare gli extracomunitari così concentrati, tendono a costruirsi proprie modalità di vita basate sul disinteresse totale delle leggi. Negli ultimi tempi i livelli di vita lavorativa sono peggiorati, non si sono ottenute risposte in termini di efficienza organizzativa e strumentale, peggiorando anche le condizioni contrattuali e salariali

IL TASER E’ UN’ARMA PERICOLOSA – In Italia è stata introdotta la sperimentazione per sei mesi per Carabinieri, Polizia di stato e Guardia di finanza e non è andata benissimo: ci sono città che non hanno confermato. E non finisce qui. La Corte Costituzionale, con sentenza di aprile, ha dichiarato incostituzionale la modifica che la Regione Lombardia voleva fare sulla normativa nazionale per dotare di Taser anche la Polizia locale. E non mancano i casi di morte sospette legate all’uso di Taser.

La stessa Amnesty International lo considera un’arma pericolosa che ha ucciso, negli USA soltanto, dalla sua introduzione, 1042 persone. si colpiscono, pericolosamente, persone disarmate.

Significativo il commento di Raffaele Di Francia, attivista da anni impegnato nel campo del sociale. Non è con la polizia né con il taser che si affrontano problematiche sociali diffuse di emarginazione e abbandono ma con interventi strutturali e coordinati con i servizi sociali e multifattoriali con personale preparato e competente ma soprattutto con interventi coordinati che richiedono risorse, strutture e formazione adeguata. Vorrei ricordare che il taser (pistola con scariche elettriche) è considerata dalle Nazioni Unite uno strumento di tortura e finora a provocato migliaia di morti


Una società non è più sicura se affronta le questioni sociali come problemi di ordine pubblico, non è più sicura se mostra i muscoli a chi rimane ai margini ma se dà al disagio risposte concrete, se è in grado di includere, se è in grado di cooperare e di far sentire a nessuno che la sua vita è persa.

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