
Bagarre in consiglio regionale, bufera sul presidente Gennaro Oliviero
La mozione sul “Distacco dai tetti di spesa della diagnostica urgente come Pet, Tac, etc. per i malati oncologici e per i malati di altre patologie gravi” presentata dalla consigliera Maria Muscara‘ (Gruppo misto), affinchè, per i malati oncologici, l’impegnativa per la diagnostica urgente, come Tac e Pet, sia compilata e rilasciata direttamente dall’oncologo o dallo specialista e che la Regione debba garantire l’erogabilità da parte della struttura convenzionata indipendentemente dai tetti di spesa previsti dalla Delibera 599/21 parzialmente modificata con delibera 215/22, è stata respinta a maggioranza dal consiglio regionale della Campania. “Nella nostra regione non si accede agli esami fondamentali per i malati oncologici, è necessario fuggire fuori Regione, questo è un problema enorme”, ha affermato Muscarà.
Dopo il voto in aula si è scatena la bagarre. Dopo una lunga discussione sul provvedimento, il presidente dell’assise Gennaro Oliviero ha chiesto alla consigliera se intendesse ritirare la mozione, ma la stessa ha risposto con un diniego. Messa ai voti per alzata di mano, la mozione ha ricevuto in un primo momento 14 voti favorevoli e altrettanti contrari.
L’opposizione avrebbe fatto notare che in aula non erano presenti così tanti esponenti della maggioranza, quindi Oliviero ha chiesto che i consiglieri si esprimessero nuovamente. Il secondo conteggio ha portato a 16 voti contrari, il presidente del Consiglio regionale ha quindi comunicato all’aula che la mozione era stata bocciata.
Muscarà ha subito abbandonato l’aula, raggiungendo i giornalisti per denunciare quanto accaduto: “C’è l’abitudine pessima di votare senza il pulsante, ma per alzata di mano. Il primo conteggio fatto ci dava la mozione approvata. Qui è successa l’indecenza: il presidente Oliviero, che dovrebbe far rispettare le regole, perché dovrebbe essere super partes, è stato capace di far votare tre volte, e fare un conteggio assolutamente alla meno peggio per trovarsi poi con 13-14, 15-16… non si è più capito. La mozione l’ha bocciata. Punto. Perché la voleva bocciare. Loro non vogliono che da questo Consiglio esca una voce che sia contraria a quanto loro raccontano“