Napoli, passa la delibera in consiglio per l’impianto di compostaggio a Ponticelli

Dure critiche dall’opposizione

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza la delibera di variazione del bilancio per la realizzazione di un impianto di compostaggio in via De Roberto nel quartiere di Ponticelli. Il testo è passato con 28 voti a favore tra cui quello di Antonio Bassolino. Sono stati 7 i voti contrari tra cui quello di Catello Maresca.

L’assessore all’Ambiente, Paolo Mancuso, ha illustrato il provvedimento spiegando che “si inserisce nell’ambito della strategia di riduzione dei rifiuti definita dalla giunta regionale della Campania che prevede per Napoli la realizzazione di tre impianti di compostaggio“.

La precedente Amministrazione guidata da Luigi de Magistris individuò Ponticelli come area per il primo impianto, su una proprietà della Regione ceduta in comodato d’uso al Comune.

La delibera è corredata di tutte le autorizzazioni necessarie rilasciate dagli enti competenti e dei dati progettuali dell’impianto, con l’indicazione delle caratteristiche, tra le quali le fasi di lavorazione del rifiuto, che si svolgono tutte all’interno e sotto controllo costante.

Si tratta, ha ricordato Mancuso, solo del primo dei tre impianti di cui la città dovrà dotarsi. “Solo in questo modo si potrà evitare che la Regione continui a pagare multe milionarie all’Unione Europea per il divieto di trasportare rifiuti fuori dal territorio in cui sono prodotti” – ha sottolineato Mancuso.

Dure e articolate le critiche dell’opposizione: “Credo sia obbligo istituzionale di tutti gli organismi di rappresentanza, soprattutto del Consiglio comunale, dire la verità ai cittadini – ha detto Catello Maresca nel corso dell’odierna seduta del Consiglio comunale – oggi si dice che stiamo facendo un passaggio di natura formale, addirittura una ratifica. Mi viene il sospetto che sia qualcosa di più. Questa non è una ratifica, ma una scelta politica. Perché se votiamo no, non ci saranno i soldi per l’intervento. Per votare bene bisogna capire se sia una scelta giusta o sbagliata. Se votiamo no, non si farà? Non è che non si farà più, ma non si farà così, come è stato impostato nel 2013 dalla precedente amministrazione. Come se tutta la responsabilità dovesse ricadere su di noi. Per le mancanze e le lacune di gestione pseudo politiche su una scelta fondamentale? Oggi chi è chiamato a scegliere un po’ di riflessione in più la dovrebbe esigere. Ho sentito parlare di atto dovuto e senso di responsabilità – ha rimarcato Maresca – per questo crediamo sia opportuno manifestare i nostri dubbi. Ora è come se stessimo decidendo su una valutazione sommaria dei fatti”.

Catello Maresca

Area di coltivazione in serra”, così si legge nel documento riguardante il sito – ha proseguito il consigliere di opposizione – cioè andiamo a mettere quel sito in un’area destinata a tutt’altro. Non è vero che noi dobbiamo fare per forza ciò che ci arriva a un giorno della scadenza. Noi per ora stiamo prendendo un altro debito. Dovremmo trovare almeno il 30 per cento. I soldi mal investiti sono i veri soldi persi. Così stiamo rischiando di fare una scelta sbagliata sull’investimento di questi soldi. La Soprintendenza ci ha già dato parere contrario su questo. Ed il Piano Regolatore non lo prevede. I numeri hanno una loro significatività: una cosa è fare un sito di compostaggio, un’altra è farne tre o quattro. Il progetto inoltre è stato fatto dall’Asia e noi oggi ci fidiamo di quel piano di fattibilità? Questi sono dubbi ancora tecnici, perché poi c’è la questione politica, di partire da Napoli est. A chi andare a chiedere conto dei cattivi odori e dell’ulteriore inquinamento poi? Io credo che sia monnezza numero 1 quella che stiamo portando in questi quartieri”, ha detto Maresca rispondendo al consigliere Aniello Esposito, che aveva parlato di “Chanel numero 5” in riferimento ai miasmi che saranno costretti a respirare i cittadini di Napoli est. “Mi aspetto da sindaco e assessore Mancuso risposte chiare e linee politiche coerenti”, ha concluso.

CiCre

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