Napoli, non rimosso cassonetto con rifiuti radioattivi: il caso finisce in consiglio regionale

Il contenitore con scarti ospedalieri è in via Nino Bixio a Fuorigrotta: un mese fa la segnalazione all’Asìa. Nota della consigliera Muscarà (M5S) all’assessore regionale all’ambiente, Bonavitacola

A distanza di un mese, non è stato ancora rimosso il cassonetto con materiale ospedaliero radioattivo situato in Via Nino Bixio, quartiere di Fuorigrotta. E continua l’assenza delle istituzioni cittadine, in primis l’assessorato all’ambiente del Comune di Napoli e l’Asl Napoli 1. Ora la vicenda è finita nel consiglio regionale della Campania. La consigliera Maria Muscarà del Movimento 5 Stelle vuole che si faccia chiarezza. Una nota datata 19 aprile 2017 protocollo numero 86, è stata inviata all’assessore regionale all’ambiente, Fulvio Bonavitacola, alla Direzione generale per l’ambiente e l’ecosistema, alla Direzione generale dell’Asl Napoli 1, al Commissario Arpac. “Ho appreso che la società Asia ha rinvenuto circa un mese fa in Via Nino Bixio a Napoli, in un cassonetto materiale ospedaliero radioattivo – scrive Muscarà – l’Asia, a seguito del ritrovamento, ha contattato la Polizia Ambientale che ha provveduto a porre sotto sequestro il cassonetto in questione – aggiunge la consigliera regionale – il Presidente della X Municipalità ha contattato ed attenzionato all’Asl Napoli 1 la questione in oggetto – aggiunge ancora Muscarà – ad i mese di distanza, il cassonetto, seppur sotto sequestro, è ancora situato nello stesso luogo del ritrovamento – evidenzia – sottolineando il grave pericolo derivante dalla presenza di materiale radioattivo, soprattutto in una zona che risulta frequentatissima e dal ritardo nel mettere in atto azioni di rimozione dei rifiuti nocivi a difesa della salute”. L’esponente consiliare pentastellata ha chiesto se sono state attivate le procedure per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi abbandonati nel cassonetto e, in caso negativo, come si intende intervenire per la rimozione e la messa in sicurezza dell’area – conclude Muscarà – se sono state individuate le relative responsabilità”.

Ciro Crescentini

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