Napoli, Maresca: “Rimuovere i dirigenti inadempienti delle aziende partecipate”

Il capo dell’opposizione di centro destra: “Occorre un piano B per la riqualificazione finanziaria del Comune”

Il bilancio certifica 4 miliardi ed 800 mila euro di debito e 250 milioni di deficit annuale. Praticamente un disastro. Partendo da qui, però, la nostra opposizione sarà  responsabile ed intendiamo apportare il nostro contributo alla città. E lo faremo con proposte serie e concrete“. Lo ha detto il capo dell’opposizione del centro destra  in Consiglio comunale Catello Maresca, durante il suo intervento in consiglio comunale  in cui si discuteva il bilancio consolidato.

“Il Patto per Napoli non esiste più e la campagna elettorale è  finita – ha aggiunto Maresca – A Roma non c’è la possibilità giuridica di una legge per Napoli e sta tramontando anche una ipotesi di legge salva enti che ristori sufficientemente la nostra città . Servirebbero 15 miliardi di euro in legge finanziaria che purtroppo non ci sono. Allora occorre un piano B. La nostra proposta di riqualificazione finanziaria del Comune si articola in 3 punti precisi – ha ribadito Maresca – la richiesta di istituire un Fondo di Garanzia e Ristoro per gli enti virtuosi, a cui accedere in caso di riduzione autonoma del debito. Ad esempio 30 milioni per ogni 100 milioni di riduzione del deficit. Una forma di incentivo per gli enti virtuosi, obiettivo che dobbiamo puntare a raggiungere; ristrutturazione della macchina amministrativa attraverso la destinazione dei 400 nuovi assunti ai servizi essenziali e strategici della riscossione dei tributi e della gestione del patrimonio; nonchè tramite l’immediata riqualificazione delle società  partecipate, a partire dalla loro governance e dall’individuazione degli obiettivi programmatici; il progetto di digitalizzazione della macchina amministrativa e la previsione di incentivi per il personale disponibile all’aggiornamento professionale. Questo è un progetto serio, concreto e realizzabile – ha evidenziato Maresca – e siamo pronti a portarlo avanti insieme“.

E a proposito del ruolo e delle funzioni dei dirigenti delle  aziende partecipate, il magistrato non ha usato giri di parole. “Devono essere rimossi subito i dirigenti di aziende partecipate inadempienti per non avere fornito le dichiarazioni obbligatorie, come richiesto dal collegio dei revisori” – ha sottolineato ancora Maresca –  Non discuto della retribuzione, ma del rispetto dei programmi e della qualità del servizio offerto. Bisogna fissare criteri di gestione ed obiettivi da realizzare. E quindi individuare persone competenti capaci di gestire con professionalità ed impegno i rispettivi compiti”

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