
In piazza contro coprifuoco e restrizioni ci sono commercianti, lavoratori, studenti e antagonisti
“Senza sorde nun se cantano messe”. Lo dice in vernacolo uno striscione, ed è la sintesi di una protesta. Non c’è bisogno di dire molto altro: a Napoli in migliaia hanno invaso piazza Plebiscito, per dire no al coprifuoco e alle chiusure di Regione e governo. Non a queste chiusure, indifferenti al destino di commercianti e lavoratori, senza programmare un vero sostegno economico. “Reddito di salute per tutti la crisi la paghino i ricchi”, recitano le scritte esposte in piazza. Intorno alla manifestazione, imponente schieramento di forze dell’ordine, in assetto anti sommossa. La platea dei contestatori è varia: dai ristoratori, ai titolari dei bar, operatori nel settore turismo, ma anche studenti, esponenti dei centri sociali. Tutta gente che ha perso o sta perdendo un lavoro sommerso o a tempo determinato. “‘A salute e ‘a prima cosa, ma senza sorde nun se cantano messe”, si legge in altri striscioni. La protesta, va ribadito, è assolutamente pacifica, e tutti i partecipanti indossano la mascherina.
Ciro Crescentini