Napoli, il sindaco Manfredi: “rimuovere la colmata di Bagnoli costa molto”

Si stanno studiando e valutando anche possibilità alternative quali una rimozione parziale o il mantenimento della colmata sigillandola così da evitare ogni rischio ambientale.

Occorrono circa 650 milioni di euro per effettuare la bonifica a mare di Bagnoli. Lo ha comunicato il sindaco di Napoli e commissario straordinario per la riqualificazione dell’ex area industriale Gaetano Manfredi durante il consiglio comunale riunito oggi in una seduta monotematica convocata per riferire all’aula lo stato di avanzamento dei lavori nell’ex area Italsider.

La questione sarà posta sul tavolo della prossima cabina di regia con il ministro per il Sud, Raffaele Fitto.

Si tratta della bonifica a mare più ampia mai realizzata in Europa – ha spiegato Manfredi – un tema di cui fino ad ora si è sempre discusso in questi anni ma rispetto al quale non era mai stato presentato un progetto su come poterla fare, progetto che è stato redatto nell’ultimo anno”.

E proprio in virtù della particolarità della questione, Manfredi ha riferito che si stanno valutando anche “tecnologie alternative”: sono infatti in corso vari studi con il Cnr e la Stazione zoologica Anton Dohrn che, sebbene oggi non siano ancora certificate e quindi accettabili dagli organi di controllo nazionali, potrebbero poter essere impiegate in futuro.

Rispetto alla bonifica a mare e dunque alla rimozione della colmata, Manfredi ha evidenziato che “il tema non è solo legato al reperimento delle risorse, questione fondamentale, ma anche allo smaltimento dei materiali, motivo per cui si stanno valutando tecniche che siano meno invasive affinché si abbia attenzione non solo al risultato finale, ma anche all’impatto transitorio”.

 Il progetto di bonifica e di rigenerazione di Bagnoli ad oggi prevede la completa rimozione della colmata, ma si stanno studiando e valutando anche possibilità alternative quali una rimozione parziale o il mantenimento della colmata sigillandola così da evitare ogni rischio ambientale.

“E’ una valutazione costi-benefici che va fatta insieme alla popolazione – ha detto Manfredi – per capire quale sia la cosa più conveniente da fare partendo dal presupposto che sul tema della sicurezza ambientale non bisogna fare compromessi e dunque, anche se eventualmente si decidesse di tenere la colmata dovrà essere sigillata, come è possibile farlo, in modo che non ci sia alcun rischio ambientale”.

Manfredi ha spiegato che la rimozione non è soltanto una questione economica, ma c’è anche il tema “dell’impatto ambientale della movimentazione di oltre un milione di metri cubi di materiale che va smaltito e il cui trasferimento è previsto via terra su camion che necessariamente attraversano la città”.

Manfredi ha riferito di avere chiesto ai progettisti e alla Commissione di fare “anche una valutazione progettuale per un’eventuale rimozione parziale della colmata o per il suo mantenimento perché soltanto gli esperti ci possono dare informazioni rispetto agli impatti sulla sicurezza ambientale così che le scelte siano consapevoli”

La relazione del sindaco Gaetano Manfredi in consiglio comunale

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