Napoli, il sindaco Manfredi: “abbiamo salvato la Città dal dissesto”

la relazione del primo cittadino partenopeo nei primi 14 mesi di mandato

Un’ora e quarantaquattro minuti. Tanto è durato l’intervento che il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha tenuto, oggi, nell’Aula del Consiglio comunale per relazionare sullo stato dell’Amministrazione e sul lavoro svolto in questi primi 14 mesi di mandato.

In apertura, il primo cittadino ha ringraziato i consiglieri per il lavoro svolto e ha ricordato che nel fare un bilancio di questo primo anno di mandato e per rilanciare l’azione dei prossime mesi è necessario “partire da quella che è stata la condizione di partenza”.

Il riferimento è al dissesto rischiato, “ai quasi 5 miliardi di esposizione con 2,2 mliardi di disavanzo e di 2,8 miliardi di debito finanziario. Il più grande debito procapite di tutta Italia. Questo ha determinato una sostanziale paralisi dell’attività Amministrativa con un conseguente impatto sulla qualità dei servizi” offerti.

Da qui la necessità di concentrarsi sul “salvataggio della città evitando di dichiarare ufficialmente un dissesto che avrebbe impoverito l’economia della città, bloccato il turnover e determinato una situazione di grave immobilità”.

La scelta, ha rimarcato Manfredi, è stata invece quella di trovare una soluzione alternativa e fortemente innovativa attraverso il Patto per Napoli firmato a fine marzo dello scorso anno con il precedente Governo. Un accordo sul debito con il Governo nazionale che ha messo il Comune in condizione di poter funzionare. Ovviamente, ha ricordato il sindaco, questo impegno porta con sé la necessità di realizzare una serie di obiettivi, “a partire dalla gestione del debito, con il pagamento di tutti i debiti pregressi, previo accordo con i creditori, e la rinegoziazione dei debiti con Cassa Depositi e Prestiti e altri enti creditori”.

Manfredi ha ricordato anche il risultato molto positivo dei finanziamenti, per un miliardo e quarantanove milioni, nell’ambito del Pnrr e dei piani ad esso collegati.

Molti i temi trattati nel corso della relazione: patrimonio, riscossione, risorse umane, opere infrastrutturali e riordino delle partecipate, edifici e politica scolastica, mobilità cittadina, in particolare quella su ferro – entro il 30 giugno 2024 ha annunciato aprirà la Linea 6 – e valorizzazione di siti strategici come il Real Albergo dei Poveri, la Galleria Umberto, piazza del Plebiscito, le Torri Aragonesi, il cimitero delle Fontanelle e l’Università di Scampia.

Manfredi ha anche ricordato come il turismo sia un asset strategico dell’Amministrazione anche se occorre procedere con un Piano di gestione e puntare sulla delocalizzazione.

Centrali sono poi gli asset dello Sport e della valorizzazione degli impianti sportivi, dello Stadio Maradona in particolare. Il primo cittadino ha voluto sottolineare anche il “lavoro importante” che è stato svolto nell’ambito delle politiche giovanili, ricordando la nascita del Forum dei Giovani, e delle politiche sociali in particolare quanto fatto nella complessa gestione delle criticità per le persone senza fissa dimora. Non è mancato l’accenno a quanto fatto, con risposte di inclusione e di accoglienza, con la grande mobilitazione in città per l’emergenza Ucraina. Un passaggio anche sui beni confiscati alle mafie che sono al centro di una strategia di valorizzazione in base a funzioni sociali e di pari opportunità, e le prime misure sono già in via di realizzazione.


Il sindaco ha poi affrontato il tema dell’Urbanistica: “un elemento chiave della trasformazione della città che”, ha chiarito, “passa attraverso una serie interventi, tra i quali quello infrastrutturale su Porta Est, che consentirà un reale decongestionamento di piazza Garibaldi e la valorizzazione dei parchi urbani, in particolare Virgiliano e Villa Comunale, anche attraverso forme di partenariato pubblico-privato. Il futuro richiede inoltre un riassetto delle aree cimiteriali cittadine“.


Infine, da Manfredi il passaggio dedicato alle attività culturali che sono il vero asset strategico dell’Amministrazione e puntano sulla tutela e la valorizzazione dei presidi storici della città, praticando una politica culturale diffusa, che punti su nuovi luoghi della città e su nuovi temi, valorizzando soprattutto la ricchezza teatrale e musicale della città e promuovendo anche un calendario di grandi concerti: “un fattore di ricchezza, di vita e di economia che consenta la realizzazione di una politica culturale in città che abbia anche una importante ricaduta sociale”.

Il dibattito in consiglio

Diversi i consiglieri comunali che sono intervenuti in Aula dopo il resoconto che il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha fatto sui primi 14 mesi di mandato della sua Amministrazione.

Nino Simeone (Napoli Libera) dopo aver espresso soddisfazione per le parole del sindaco ha sottolineato che “ora è il momento di agire con azioni concrete” ribadendo la necessità di una vera riorganizzazione delle Municipalità e un confronto più constante e rapido con l’Amministrazione sui temi di maggiore impatto sulla qualità della vita quotidiana dei cittadini.

Per Gennaro Acampora (Pd) occorre puntare su una vera riqualificazione delle partecipate per offrire servizi adeguati, ripartire dalle periferie e ampliare la riscossione, centrando gli obiettivi prioritari descritti nella relazione, tra i quali fondamentali sono la riqualificazione urbana e le politiche abitative.

Nel suo articolato intervento Antonio Bassolino (Misto) ha concordato sulla valutazione del sindaco che ha messo l’accento sulla difficile situazione ereditata. Il giudizio sui primi mesi di mandato è stato però “forse troppo positivo e poco attento a ciò che non si è riusciti a fare. Occorre avere più cura della città, garantire il diritto alla mobilità attraverso il trasporto pubblico e avere la consapevolezza che se il turismo è una risorsa importante, serve però tutelare l’identità del centro storico e mettere al centro la cultura“.

Dall’ex sindaco e governatore della regione anche l’invito “a trovare una soluzione per realtà come la Napoliboxe e la palestra Maddaloni che svolgono attività di grande valore sociale”. Pur riconoscendo l’ottimo lavoro svolto fino ad adesso dalla giunta Aniello Esposito (Pd) ha chiesto una “maggiore vicinanza” da parte del sindaco alla cittadinanza dei quartieri colpiti dagli omicidi di camorra e più chiarezza nella gestione del dossier CAAN, in particolare nell’interlocuzione con i lavoratori.

Toti Lange (Misto) ha riconosciuto al primo cittadino “la capacità di seguire tutti i dossier della città, ma è dalle piccole cose che bisogna ripartire, insistendo sul dialogo e sulla comunicazione”. Il consigliere ha chiesto anche un maggior coinvolgimento dell’intero Consiglio sui processi decisionali esprimendo, infine, la “necessità di nominare un assessore alla Cultura

Dal canto suo, Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde) ha invitato a tenere conto del dato dell’astensionismo alle ultime elezioni, “altrimenti si rischia di fare gli stessi errori dell’amministrazione precedente”. Il taglio drastico delle risorse trasferite negli ultimi vent’anni dal governo centrale costituisce il vero problema, non riequilibrato dal Patto per Napoli. Oltre a nominare un assessore alla cultura, bisogna creare una delega specifica per le politiche per la casa e riorganizzare le partecipate.

Di diverso parere Salvatore Guanci di Forza Italia. Per il consigliere azzurro “gravissime rimangono le criticità dopo quattordici mesi di amministrazione, in particolare nelle periferie, nella gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e in quella degli impianti sportivi. Bisogna poi intervenire sulle municipalità, che continuano a non essere in grado di offrire servizi adeguati ai cittadini”. Per Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) esistono ancora problemi che da anni non si riescono a risolvere, e intervenire su questi aspetti, anche sulla burocrazia, è un compito che questa Amministrazione deve svolgere. Nella relazione del sindaco, ha lamentato Esposito, è mancato il riferimento a Bagnoli, “un altro punto strategico sul quale intervenire“, come pure occorre far funzionare il Regolamento di sicurezza.


Di problemi di comunicazione con la cittadinanza ha parlato Gennaro Rispoli (Napoli Libera) che, nel ringraziare Manfredi per la relazione che “bene sintetizza il lavoro svolto in questi mesi”, ha rimarcato come sia in atto “una frattura tra quanto viene fatto e quello che viene percepito dai cittadini”


Per Massimo Cilenti (Napoli Libera) bisogna chiarire cosa l’Amministrazione vuole fare a Napoli Est, mentre Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde) ha espresso una serie di proposte da realizzare in questo anno: rilanciare la partecipazione di comitati e associazioni, allargare a tutte le Municipalità le iniziative del tempo libero, offrire ai cittadini spiagge comunali attrezzate e gratuite, rendere gratuiti per i napoletani i musei cittadini, prevedere per ogni iniziativa un’attenzione speciale per l’infanzia e concepire i quartieri come luoghi in cui sia possibile trovare tutti i servizi in modo da evitare spostamenti inutili

Nella replica, Manfredi ha ringraziato il consiglio per gli spunti offerti nel corso della discussione.
Anche grazie al contributo delle opposizioni, con il Patto per Napoli la città è stata rimessa in carreggiata dando un segnale all’intero Paese. Entro i prossimi due mesi, ha annunciato, la fase d’emergenza terminerà e avrà inizio un nuovo ciclo in cui sarà necessario “comprendere e guidare le profonde trasformazioni che oggi la città vive. Bisogna in questo senso ripartire favorendo un maggiore coinvolgimento e partecipazione dei cittadini alla vita della città al fine di trovare soluzioni condivise”.

Il Consiglio è, poi, proseguito con l’esame della mozione sottoscritta dai gruppi di maggioranza sulla pace e il disarmo, approvata all’unanimità.

L’assessora all’Istruzione, Maura Striano, ha poi illustrato la delibera 35 per il riconoscimento della spesa di circa 177 mila euro per l’esecuzione di lavori di somma urgenza eseguiti nei plessi scolastici Mastriani e Miraglia, che è stata approvata all’unanimità. Approvata all’unanimità anche una mozione di indirizzo, prima firmataria la consigliera Annamaria Maisto (Azzurri Noi Sud Napoli Viva) che impegna il sindaco e la giunta a svolgere un’azione persuasiva presso il Parlamento per sollecitare la discussione del disegno di legge volto ad ottenere l’inclusione della fibromialgia nell’elenco delle malattie croniche e invalidanti di rilevante impatto sociale e sanitario e a farsi parte attiva presso le autorità regionali per ovviare all’attuale vuoto normativo e prevedere percorsi che facilitino la diagnosi e la cura di questa malattia.

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