Napoli: i disoccupati non sventolano sardine di carta, lottano per il lavoro, i diritti e la dignità

Oggi i senza lavoro hanno sfilato per le strade cittadine, occupate le impalcature del Teatro San Carlo

Mentre gli esponenti del Partito Democratico impegnati nelle istituzioni partecipano ai flash mob a piazza Dante sventolando sardine di carta, cantando Bella Ciao, indossando la casacca dell’antifascismo militante, altri esponenti del Pd che rivestono ruoli istituzionali a livello locale e nazionale non assumono iniziative adeguate per dare lavoro ai disoccupati.  Anzi, avallano la criminalizzazione delle lotte sociali.  Oggi un centinaio di disoccupati e lavoratori licenziati aderenti al Movimento 7 Novembre hanno sfilato in corteo per le vie di Napoli, un gruppo di senza lavoro è salito sulle impalcature del Teatro San Carlo per protestare  contro i processi, le denunce e la criminalizzazione delle lotte per il lavoro.

https://www.facebook.com/disoccupati7novembre/videos/556013581879542/

Le istituzioni locali continuano a pensare di poter risolvere i problemi sociali ed economici con l’ordine pubblico come dimostrato oggi dalla tensione e dalle minacce” – spiegano i disoccupati.  Il Movimento di Lotta per il Lavoro – 7 Novembre”, ha promosso da alcuni anni un percorso di mobilitazione, iniziative pubbliche e richieste di confronto alle istituzioni presentando proposte  finalizzate all’inserimento lavorativo e alla creazione di progetti di pubblica utilità.  In particolare i senza lavoro chiedono:  Clausole sociali nei capitolati d’appalto per garantire l’assunzione dei disoccupati nei cantieri per la  rigenerazione ambientale ed urbana siano; l’utilizzo dei fondi europei, l’individuazione di altre risorse e finanziamenti per il recupero e la riqualificazione delle periferie, la manutenzione del verde e la riapertura delle aree verdi, l’utilizzo degli spazi abbandonati, l’apertura di siti culturali e monumenti chiusi, la costituzione di cooperative per servizi alle persone e il il riutilizzo delle eccedenze alimentari alle famiglie bisognose; programmi metropolitani per il lavoro a partire dall’ampliamento delle piante organiche dei servizi pubblici; nuovi percorsi di aggiornamento e formazione per l’inserimento a lavoro.   Il movimento denuncia l’indifferenza, l’inettitudine, i ritardi e i muri di gomma  della Regione e dell’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo. Intanto, i problemi sociali si trasformano in problemi di ordine pubblico, come dimostrano le decine di procedimenti giudiziari e denunce nei confronti dei disoccupati per le manifestazioni e le lotte promosse negli ultimi due anni.  Lunedì, i disoccupati di nuovo in piazza. La lotta continua.

Ci.Cre

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest